20 Aprile 2015 :
I parenti di due vittime di omicidio prendono posizione contro la pena di morte. Jennifer Lemmerman, sorella di Sean Collier, l’agente della security del Massachusetts Institute of Technology rimasto ucciso in un conflitto a fuoco con i 2 fratelli Tsarnaev il 19 aprile 2013, in una lettera al Boston Globe si è detta contraria alla condanna a morte per Dzhokhar Tsarnaev, recentemente riconosciuto colpevole della strage alla Maratona di Boston. “Quando qualcuno si dichiara contrario alla pena di morte, gli si dice sempre di immaginare come si sentirebbe se fosse il parente di una delle vittime. A me è stato dato questo orribile punto di vista, e posso dire che la mia posizione contro la pena di morte si è solo rafforzata”. Ha poi proseguito: “Non riesco a immaginare che uccidere in risposta ad un’uccisione possa darmi pace o giustizia… ho scelto di ricordare Sean per la luce che mi ha portato. Non voglio più buio”. In una intervista a Necn News, Robert Curley, padre di Jeffrey, 10 anni, ucciso nel 1997, si è detto contrario alla condanna a morte per Dzhokhar Tsarnaev, per il quale il 21 aprile inizia la seconda fase del processo, quella al termine della quale la giuria popolare federale dovrà decidere tra condanna a morte o all'ergastolo senza condizionale. Curley ha detto di aver maturato una complessiva contrarietà alla pena di morte dopo il processo contro gli uomini che avevano ucciso il figlio, ed essersi convinto che “Il sistema, semplicemente, non è giusto”, e non è affidabile. Curley ritiene che sarebbe meglio condannare Tsarnaev all'ergastolo senza condizionale, in modo che il suo caso possa essere chiuso una volta per tutte e lui dimenticato, invece di avviare una serie infinita di ricorsi.