29 Marzo 2020 :
La pandemia di coronavirus interrompe le esecuzioni, forse per diverso tempo. La crisi di salute pubblica causata dalla pandemia di coronavirus COVID-19 ha interrotto le esecuzioni negli Stati Uniti e, dicono gli esperti legali, è probabile che continuerà a farlo per il prossimo futuro. Considerato che degli 11 mandati di esecuzione attualmente attivi fino al 30 giugno, 9 sono in Texas, dove due esecuzioni sono state già rimandate di 60 giorni, è probabile che la macchina della morte si fermi. Citando "l'attuale crisi sanitaria e le enormi risorse necessarie per far fronte a quell'emergenza", la Corte d’Appello del Texas il 18 marzo (vedi) ha sospeso l'esecuzione di John Hummel, e il 25 marzo quella di Tracy Beatty. Visto in concerto con il primo ordine di emergenza della Corte d’Appello del Texas del 13 marzo riguardante lo “Stato di Disastro” del COVID-19 (che ordina a tutti i tribunali del Texas di modificare o sospendere le scadenze e le procedure del tribunale durante l'attuale stato di disastro quando necessario “per evitare rischi per il personale giudiziario, le parti, avvocati, giurati e pubblico”) sembra improbabile che le esecuzioni riprendano durante questo periodo. "Quando i tribunali non sono nemmeno in grado di gestire gli affari ordinari, non è realistico aspettarsi che siano in grado di gestire affari straordinari", ha dichiarato Robert Dunham, il direttore esecutivo del DPIC. Anche le prospettive di nuove date di esecuzione a breve termine nel pieno della pandemia sembrano sempre più remote. Il Wall Street Journal riferisce che i pubblici ministeri in Georgia ritengono che "le esecuzioni passano in secondo piano rispetto a priorità più urgenti". I rischi per la salute associati alle procedure relative alle esecuzioni sono ben riconosciuti. Le procedure di clemenza mettono in stretto contatto avvocati, membri della Clemency Board, testimoni e personale. Le esecuzioni concentrano personale della prigione, avvocati, familiari delle vittime e dei condannati, consiglieri spirituali e testimoni dei media in spazi chiusi senza la possibilità di un adeguato distanziamento sociale.