USA - Il Pentagono licenzia Harvey Rishikof, il funzionario incaricato del coordinamento delle corti marziali a Guantanamo

17 Febbraio 2018 :

Il Pentagono licenzia Harvey Rishikof, l’alto funzionario che era stato incaricato del coordinamento di tutte le attività delle corti marziali a Guantanamo. Secondo il New York Times la decisione sarebbe stata presa dal Segretario alla Difesa (Ministro della Difesa) Jim Mattis, ed è indice, secondo diversi commentatori, di una “intrusione” politica nei processi che si tengono a Guantanamo. I due processi in corso sono quelli contro Abd al Rahim al Nashiri per l’attentato del 2000 nel mare dello Yemen contro il cacciatorpediniere USS Cole (17 militari american morti) e quello contro 5 uomini accusati dei 4 attentati dell’11 settembre 2001 (2996 vittime). Sembra che il licenziamento sia avvenuto mentre, all’interno del processo contro i 5 inputati per l’11 settembre, Rishikof stesse trattando con i difensori degli imputati e gli imputati stessi una loro dichiarazione di colpevolezza in cambio della quale non sarebbero stati condannati a morte. Come è noto, il governo statunitense ha cercato di risolvere lo spinoso problema di come processare gli imputati di atti terroristici riconducibili ad al-Qaida senza rivelare come abbia agito la Cia per individuarli, catturarli, estradarli e in seguito interrogarli, spostando i processi fuori dal territorio convenzionale degli Stati Uniti ed affidandoli ad una corte marziale invece che ad una corte federale. Da un punto di vista legale però si è aperta una serie lunghissima e particolarmente complessa di mozioni preprocessuali, per stabilire, ed eventualmente contestare, i dettagli di una procedura mai utilizzata in precedenza. Non a caso i processi per fatti che risalgono ormai a 16 e 17 anni fa sono ancora alle fasi preliminari. Evidentemente Rishikof, non è chiaro a questo punto su incarico di chi o per iniziativa propria, cercava di eliminare l’opzione pena di morte per limitare il complesso contenzioso che sta caratterizzando i processi a Guantanamo, ed altrettanto evidentemente l’Amministrazione Trump con questo gesto plateale intende ribadire la “linea dura”. In realtà per statuto le corti marziali dovrebbero essere libere da qualsiasi influenza politica. Dal Pentagono non sono giunte spiegazioni. L’avvocato David Nevin, che difende Khalid Shaikh Mohammed, accusato di essere l’organizzatore degli attentati dell’11 settembre, in una intervista al NYT ha detto: “Il licenziamento solleva piuttosto la domanda se il Pentagono stia tentando di influenzare illecitamente il processo”. L’Ufficio diretto da Rishikof, l’Office of the Convening Authorithy, è responsabile dell'approvazione dei procedimenti giudiziari, degli accordi di patteggiamento, della revisione delle sentenze e delle condanne, e della fornitura di risorse ai team legali di difensori. La legge militare proibisce che venga esercitata "influenza di comando illecita" sulla gestione di un caso. Nevin ha detto che la difesa ha "l'obbligo di cercare di acquisire più elementi possibile su una possibile influenza impropria, e ha chiesto ai pubblici ministeri di consegnare le informazioni relative al licenziamento di Rishikof. Oltre e contemporaneamente a Rishikof, il consigliere generale del Pentagono, William S. Castle, ha congedato il consigliere legale di Rishikof, Gary Brown, anche in questo caso senza spiegazioni. I licenziamenti di Brown e Rishikof hanno focalizzato una rinnovata attenzione sulle disfunzioni dei tribunali militari di Guantanamo.

 

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