24 Aprile 2015 :
Il 23 aprile 1969 in California veniva condannato a morte Sirhan Sirhan, l’uomo accusato di aver ucciso a Los Angeles il senatore Robert F. Kennedy. Il senatore Kennedy aveva appena vinto le primarie della California del Partito Democratico per la carica di Presidente degli Stati Uniti. Sirhan, 25 anni, palestinese nato a Gerusalemme da una famiglia giordana di fede cristiana, poco dopo la mezzanotte del 5 giugno 1968 sparò da distanza ravvicinata con una pistola calibro .22 al senatore che lasciava l’Ambassador Hotel passando dalle cucine. Kennedy morì il giorno dopo, all’età di 42 anni. Sirhan, che aveva agito nel 1° anniversario della Guerra dei Sei Giorni, disse di aver voluto vendicare il suo popolo, sconfitto dagli israeliani anche grazie a 50 aerei da guerra che gli Stati Uniti avevano ceduto ad Israele, operazione voluta anche dal senatore Kennedy. Gli avvocati di Shiran impostarono la difesa sull’instabilità mentale dell’imputato, che avrebbe agito impulsivamente. La pubblica accusa esibì invece alcune pagine di diario manoscritte che dimostravano la premeditazione dell’attentato. Condannato a morte nel 1969, la condanna venne commutata in ergastolo quando, nel 1972, la pena di morte venne dichiarata incostituzionale. Da tempo Shiran sostiene di non ricordare più niente dei fatti. Ha compiuto 71 anni nel Richard Donovan Correctional Facility vicino San Diego. La sua richiesta di libertà condizionata è stata respinta più di una dozzina di volte. Potrà chiedere di nuovo la condizionale nel 2016. Nonostate lui e la sua famiglia siano immigrati negli Stati Uniti nel 1956, Shiran ha volto mantenere la nazionalità giordana.