USA - Gli Evangelici, tradizionalmente i più favorevoli alla pena di morte, attenuano la loro posizione.

23 Ottobre 2015 :

Gli Evangelici, tradizionalmente i più favorevoli alla pena di morte, attenuano la loro posizione. La maggiore associazione delle chiese evangeliche, la National Association of Evangelicals (NAE) al termine della riunione annuale del suo board a Washington ha approvato una risoluzione che per la prima volta riconosce pari dignità e legittimità a chi della Bibbia cita il concetto di “occhio per occhio” e chi invece cita la difesa della vita ad ogni costo, ed è quindi contrario all'aborto e alla pena di morte. La dichiarazione di per se non annulla la storica dichiarazione del 1973 che era nettamente a favore della pena di morte, ma riconosce la validità della posizione degli Evangelici che si oppongono alla pena di morte. La NAE rappresenta 10 milioni di fedeli statunitensi, e 45.000 diverse congregazioni. Nei mesi scorsi la National Latino Evangelical Coalition (Evangelici di origine ispanica), che rappresenta 3,000 congregazioni, ha chiesto l’abolizione della pena di morte. Nei sondaggi gli Evangelici sono sempre la comunità religiosa più favorevole alla pena di morte. Un sondaggio del Public Religion Research Institute del 2014 registra il 59% dei favorevoli tra i Protestanti Evangelici di razza Bianca (vedi 23 settembre 2014). Un sondaggio del Pew Research Center del 2015 registrava addirittura il 71% dei favorevoli tra i Protestanti Evangelici di razza Bianca, ma considerava il dato quasi positivo visto che nel 2011 i favorevoli erano il 77%. Ed Stetzer, direttore di LifeWay Research, un istituto di ricerca evangelico, ha commentato: “Non è un cambio deciso di collocazione. Una forte maggioranza di evangelici è ancora favorevole alla pena di morte, ma ci si sta spostando da una maggioranza schiacciante a una forte maggioranza. Secondo me il cambiamento proseguirà. Stetzer appartiene alla Southern Baptist Convention, la congregazione protestante con più adepti nella nazione, la cui posizione rimane ancora ufficialmente a favore della pena di morte. Shane Claiborne, leader del movimento evangelico “Neomonastico”, ha dichiarato al Washington Post: "La nuova risoluzione è un piccolo passo per il NAE, ma è un passo gigantesco per l’abolizione”. Dopo questa parafrasi della famosa frase dell’astronauta Neil Armstrong quando mise piede sulla Luna nel 1969, Claiborne ha spiegato: “Oltre l’85% delle esecuzioni negli ultimi 40 anni sono avvenute nella cosiddetta Bible Belt, la Fascia della Bibbia. Come dice Dale Recinella, studioso della pena di morte e cappellano in un braccio della morte, la Fascia della Bibbia è diventata la Fascia della Morte”. “Gli evangelici di domenica cantano l’inno Amazing Grace (Grazia Meravigliosa, ndt), ma poi, quando si tratta di pena di morte, sono contenti di non mostrare nessuna pietà nei confronti di un condannato. La Bibbia sarebbe molto più breve se togliessimo i passaggi sulla grazia. Ma per troppo tempo non ci siamo resi conto che ogni volta che giustiziamo qualcuno miniamo il senso stesso del messaggio di Dio sull'amore che salva e riscatta”. La risoluzione del NAE dice tra l’altro: “I Cristiani Evangelici hanno credo diversi a proposito della pena di morte, citando spesso forti ragioni bibliche e teologiche per entrambe le posizioni. Da un lato l'adeguatezza della punizione massima per certi crimini, dall'altro la sacralità della vita, compresa quella di chi ha commesso gravi delitti ma che potenzialmente può ancora pentirsi e cambiarsi. Noi dichiariamo che il credere secondo coscienza in entrambe le posizioni è all'interno del pensiero etico cristiano”. Il presidente del NAE, Leith Anderson, ha detto che un numero crescente di evangelici sta chiedendo alle amministrazioni pubbliche di usare le risorse pubbliche per scopi diversi che non la pena di morte.
 

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