27 Febbraio 2018 :
Ibrahim Suleiman Adnan Adam Harun, ritenuto un terrorista di Al Qaeda, è stato condannato all'ergastolo da un tribunale federale a New York City.
Era stato estradato dall’Italia nel settembre 2012, dopo che le autorità italiane avevano ricevuto rassicurazioni che l’uomo non sarebbe stato condannato a morte.
Oggi il giudice Brian M. Cogan della US District Court for the Eastern District of New York ha letto la sentenza.
Harun, nome di battaglia Spin Ghul, 47 anni, cittadino del Niger, sostiene di essere nato nel 1971 durante il viaggio di pellegrinaggio alla Mecca dei suoi genitori, non era in aula per la lettura della sentenza. Tranne una prima udienza in cui ha dato in escandescenze, non ha voluto partecipare fisicamente alle udienze (le ha seguite in teleconferenza dal carcere di New York dove è detenuto) ritenendosi un prigioniero di guerra che dovrebbe essere processato da un tribunale militare, e non da uno civile “come i criminali”.
Nel marzo 2017 la fase precedente del processo si era conclusa con il verdetto di colpevolezza per aver partecipato a attacchi con vittime contro le truppe statunitensi e della coalizione in Afghanistan, e per aver tentato di realizzare un attentato dinamitardo contro l'ambasciata USA in Nigeria.
Secondo l’accusa, Harun rimase gravemente ferito durante un attacco ad una base militare Usa in Afghanistan nell’aprile 2003 nel corso del quale rimasero uccisi due militari, Jerod Dennis, 19 anni, e Raymond Losano, 24 anni. Riuscì a fuggire attraversando la frontiera con il Pakistan. Sulla scena dell’attacco fu rinvenuto un piccolo corano, sul quale il FBI sostiene di aver rinvenuto le impronte digitali di Harun. In seguito Harun fu mandato in Nigeria con ‘incarico di partecipare ad un attacco con un camion esplosivo contro l’ambasciata Usa. Il progetto fu abortito, e Harun volo in Libia, dove è stato arrestato nel 2005 e rimasto in carcere fino al 2011. Scarcerato, venne arrestato dalla autorità italiane nel giugno 2011 a bordo di una nave carica di 1200 migranti clandestini.
Secondo l’accusa, Harun avrebbe confessato alle autorità italiane di essere un membro di al Qaeda, e che aveva già cercato di entrare in Europa nel 2005 per effettuare attentati. Fu estradato dalle autorità italiane nel settembre 2012 (altre fonti indicano ottobre 2012) dopo aver ricevuto assicurazione che contro l’uomo non sarebbe stata chiesta la pena di morte.
Secondo una nota del 21 marzo 2013 dell’Adnkronos, Harun avrebbe collaborato con le autorità federali Usa fin dal primo interrogatorio al quale è stato sottoposto in Italia. Con il consenso dei suoi due legali, il governo Usa ha chiesto al giudice federale di New York di mantenere segreto il procedimento a carico di Harun per poter "sfruttare al massimo" le informazioni che l'imputato stava fornendo.
Secondo un conteggio fatto dal Fordham University’s Center on National Security, dalla data degli attentati dell’11 settembre 2001 la pubblica accusa federale ha portato davanti alle corti federali più di 500 casi di terrorismo internazionale, ottenendo, ad oggi, condanne in più di 400 casi. Nella maggior parte dei casi mancanti il processo non si è ancora tenuto. Il processo contro 5 presunti terroristi rinviati a giudizio nel 2009 per aver organizzato gli attentati dell’11 settembre è ancora in corso a Guantanamo, e nelle ipotesi più ottimistiche non si arriverà a sentenza prima del 2019.