18 Giugno 2018 :
Un nuovo documentario della Abc, The Last Defense, tratta di due condannati a morte che si dichiarano innocenti, Darlie Lynn Routier e Julius Jones. Il documentario, prodotto dall’attice Viola Davis, già vincitrice dei premi Oscar ed Emmy, e da suo marito, Julius Tennon, per le prime 4 puntate tratta la storia di Darlie Lynn Routier, una donna condannata a morte in Texas con l’accusa di aver ucciso i propri figli di 5 e 6 anni, e per le altre puntare affronta il caso di Julius Jones, che all’epoca dell’omicidio di cui è stato accusato in Oklahoma era uno studente universitario di colore di 19 anni. Routier, che ora ha 48 anni, bianca, il 6 giugno 1996 alle 2.30 del mattino chiamò il 911 sostenendo che un uomo avesse fatto irruzione in casa sua e avesse accoltellato i suoi figli, Davon, 6 anni, e Damon di 5 anni. La stessa donna aveva riportato ferite, che i soccorritori hanno definito “superficiali”, seppure a 2 millimetri dalla carotide. 12 giorni dopo il fatto, la donna venne arrestata, e accusata di aver ucciso i bambini a causa delle condizioni economiche della famiglia. Venne condannata a morte il 4 febbraio 1997, dopo un processo di soli 2 giorni, per la sola morte di Damon. Non è mai stata processata per la morte di Davon. I suoi nuovi avvocati sostengono che la donna non abbia ricevuto quella che viene definita “adeguata assistenza legale” (che è garantita dalla Costituzione) all’epoca del processo. La difesa ha chiesto nuovi test del Dna. Sebbene un tribunale abbia ordinato i test per verificare la storia dell’intrusione, da allora i ritardi burocratici hanno tenuto il caso fermo. In una relazione del 19 giugno 2017 sullo stato dei test è scritto: "Nel maggio 2017, il consulente del procuratore distrettuale della Dallas County ha appreso che i materiali che avrebbero dovuto essere trasportati al Dipartimento di Pubblica Sicurezza per i test del DNA, come ordinato dal tribunale, non erano mai arrivati." Julius Darius Jones invece venne condannato a morte in Oklahoma il 1° maggio 2002 con l’accusa di aver ucciso, nel luglio 1999, per rubargli l’auto, Paul Howell, 45 anni, bianco. Il coimputato, di Jones al processo, Christopher Jordan, si era dichiarato colpevole di concorso, ma aveva accusato Jones per le responsabilità principali, nonostante le descrizioni fornite dai testimoni oculari si adattassero molto di più a lui che non a Jones. Aveva ottenuto una condanna minore, ed è stato scarcerato dopo 15 anni. I difensori di Jones hanno chiesto più volte nuovi test del Dna, che sono sempre stati respinti, e inoltre insistono che il processo è stato viziato da chiari elementi di discriminazione razziale, accusa che ricorre spesso nei processi in cui un imputato di colore viene accusato di aver ucciso una vittima bianca. La prima puntata di “The Last Defense” andrà in onda il 13 giugno su ABC.