23 Aprile 2020 :
Corte Suprema degli Stati Uniti: giuria popolare deve essere unanime per i verdetti di colpevolezza. La Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che la Costituzione richiede che i giurati siano unanimi per emettere un verdetto di colpevolezza. Questo vale per tutti i processi che prevedono la giuria popolare, ossia per i reati violenti fino all’omicidio, sia esso “capitale” o “normale”. I giudici lunedì hanno annullato, con un voto 6-3, la condanna per omicidio di 2° grado di Evangelisto Ramos, Louisiana. Nel suo processo la giuria aveva votato 10-2, e nel 2016 era stato condannato all’ergastolo. Questa sentenza ribalta la sentenza precedente della stessa Corte che nel 1972 affermava che il Sesto Emendamento della Costituzione non imponeva agli Stati un verdetto unanime. Da tempo però la Corte Suprema aveva stabilito che l’unanimità era richiesta nei processi federali. Ora il principio viene esteso ai processi statali. Il Presidente della Corte, John Roberts, e i giudici Samuel Alito ed Elena Kagan hanno votato in dissenso, affermando che la corte avrebbe dovuto attenersi al precedente del 1972. Louisiana e Oregon erano fino a poco tempo fa gli unici due stati che consentivano di emettere condanne con il dissenso di 1 o 2 giurati. In Louisiana la legge è stata cambiata nel 2018, ma è entrata in vigore nel 2019 senza retroattività. In Louisiana l’unanimità era già richiesta per i processi capitali. Come per il resto del Bill of Rights, il Sesto Emendamento originariamente era rivolto al Governo Federale. Dagli anni ’60 A partire dagli anni '60, la Corte ha iniziato a "incorporare" molti di questi diritti nella clausola sul giusto processo del 14° Emendamento, che vincola anche gli Stati. Il caso è Ramos v. Louisiana, 18-5924.