31 Agosto 2018 :
Un gruppo di 75 membri del clero e studiosi chiede a Papa Francesco di ripensare la presa di posizione contro la pena di morte. Il 2 agosto (vedi) Papa Francesco ha autorizzato un cambiamento nel Catechismo Cattolico, consentendo che venisse “rafforzato” il linguaggio sul tema della “difendibilità della pena di morte”. Il termine che verrà inserito nelle nuove edizioni del Catechismo sarà “inammissibile”. Da quando il Catechismo è stato pubblicato la prima volta nel 1992, la Chiesa ha sostenuto che la pena di morte dovesse essere usata solo “in casi molto rari”. Il cambiamento di Francesco, tuttavia, nega che la pena di morte possa mai essere compatibile con l'insegnamento cattolico, sulla base del fatto che "la dignità della persona non è persa anche dopo la commissione di reati molto gravi". La decisione del Papa è stata elogiata dagli oppositori della pena di morte, ad esempio Suor Helen Prejean l'ha definita "una grande giornata per i diritti umani", alcuni dei critici più conservatori di Papa Francesco hanno mostrato diffidenza. Una lettera aperta è stata pubblicata mercoledì mattina su First Things, una rivista cattolica di stampo conservatore, ed è stata firmata da diversi importanti cattolici, tra cui p. George Rutler e p. Gerald Murray dell'Arcidiocesi di New York. La lettera, indirizzata al Collegio Cardinalizio, è breve e chiara: “Dal momento che è una verità contenuta nella parola di Dio, e insegnata dal magistero ordinario e universale della Chiesa cattolica che i criminali possono legittimamente essere messi a morte dal potere civile quando ciò sia necessario per preservare il giusto ordine nella società civile, e dal momento che il presente pontefice romano ha più di una volta manifestato il suo rifiuto di insegnare questa dottrina, e ha invece portato una grande confusione nella Chiesa sembrando contraddirlo, e inserendo nel Catechismo della Chiesa Cattolica un paragrafo che farà sì, e già sta facendo sì che molte persone, sia credenti che non credenti, suppongano che la Chiesa consideri, contrariamente alla parola di Dio, che la pena capitale è intrinsecamente malvagia, noi facciamo appello alle Vostre Eminenze affinché consiglino Sua Santità che è suo dovere porre fine a questo scandalo, e ritirare questo paragrafo dal Catechismo, e insegnare la parola di Dio senza adulterazioni; e osiamo dichiarare la nostra convinzione che questo è un dovere che Vi impegna seriamente, di fronte a Dio e di fronte alla Chiesa. Il Vaticano non ha risposto, né è probabile che lo faccia. Un'altra lettera aperta critica, nota come dubia, o "dubbi", creata da figure cattoliche di spicco, tra cui 4 cardinali, 2 anni fa ha protestato contro l’apertura di Francesco di ammettere all’Eucarestia (Comunione) le coppie divorziate e risposate. La lettera è rimasta senza risposta. Queste lettere aperte descrivono le divisioni più ampie all'interno della chiesa sul papato di Francesco, e, in particolare, la preoccupazione di settori conservatori che Francesco stia oltrepassando i tradizionali confini e il protocollo del suo ufficio.