12 Giugno 2015 :
Anche la ASHP, l’ultima delle grandi associazioni professionali dei farmacisti, si schiera contro le iniezioni letali. Al termine del Summer Meeting, che quest’anno si è tenuto a Denver, i vertici della American Society of Health-System Pharmacists hanno emesso un comunicato stampa: “I Farmacisti, in quanto operatori sanitari che si dedicano al raggiungimento di risultati ottimali per la salute e a preservare la vita, non dovrebbero partecipare alle esecuzioni” ASHP rappresenta 40.000 membri, e comprende anche studenti farmacisti e tecnici di farmacia. "Questa politica mette in chiaro che ASHP si oppone alla partecipazione di farmacisti nelle esecuzioni", ha detto l’amministratore delegato di ASHP, Paul W. Abramowitz. "Siamo orgogliosi che i nostri membri hanno preso questa forte posizione etica.". La ASHP era l’ultima delle grandi organizzazioni professionali che ancora non aveva preso posizione. La International Academy of Compounding Pharmacists, la più grande associazione statunitense di operatori delle “compounding pharmacies” che riunisce circa 3.700 operatori del settore, si era pronunciata contro la partecipazione dei propri membri alle esecuzioni il 24 marzo (vedi), La American Pharmacists Association (62.000 iscritti) aveva preso questa posizione il 30 marzo (vedi). Alle varie associazioni professionali dei farmacisti si era rivolta, il 24 marzo 2014 (vedi) SumOfUs, una onlus che sul tema specifico aveva raccolto l’adesione delle più importanti associazioni per i diritti umani degli Stati Uniti, tra cui Amnesty International, la American Civil Liberties Union e la NAACP.