TEXAS (USA): NESSUNA CONDANNA A MORTE NEGLI ULTIMI SEI MESI

26 Giugno 2015 :

Negli ultimi 6 mesi il Texas non ha emesso condanne a morte. L’ultima condanna risale al 17 dicembre 2014. Questo spiega perché il braccio della morte dello stato si sta molto riducendo.
Raggiunse la sua massima espansione nel 1999 con 460 detenuti, e oggi ne ha 260. A fare la differenza non sono le esecuzioni. Il Texas stabilì il suo record annuale di esecuzioni nel 2000, con 39 uomini e 1 donna messi a morte. Nel 2014 le persone messe a morte furono 10, e quest’anno, nelle prima metà dell’anno, sono state 9. Non sono quindi le esecuzioni a svuotare il braccio della morte, bensì le poche condanne a morte. Nel 1999 furono emesse 48 condanne a morte, nel 2008 il numero era sceso a 9, e da allora è sempre rimasto attorno a questa cifra.
Nel 2014 le nuove condanne a morte sono state 14. Come abbiamo detto all’inizio, quest’anno ancora nessuna.
Le minori condanne vengono spiegate in parte con una minore propensione alla pena capitale in tutti gli Stati Uniti, in parte con le polemiche e le difficoltà sorte negli ultimi anni attorno ai farmaci letali, ma il motivo principale è certamente la legge del 2005 che affianca alla pena di morte ‘ergastolo senza condizionale’. Prima di quella data, l’ergastolo prevedeva nella peggiore delle ipotesi che si potesse chiedere la libertà condizionale dopo 40 anni, e questo induceva le giurie popolari a preferire la condanna a morte. Dal 2005 le condanne all’ergastolo senza condizionale sono cresciute anno dopo anno, e sono passate dalle 37 del 2007 alle 96 del 2014. Oggi in Texas ci sono più detenuti che stanno scontando l’ergastolo senza condizionale di quanti ce ne siano nel braccio della morte.
 

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