SUDAFRICA: GOVERNO DECIDE DI ESTRADARE IMPUTATI DI OMICIDIO IN BOTSWANA DOVE RISCHIANO LA PENA DI MORTE

30 Giugno 2016 :

il Governo del Sudafrica ha deciso di modificare il trattato di estradizione per facilitare le richieste del Botswana nei casi capitali, dopo anni di tensione tra i due Paesi in relazione a questioni di estradizione in casi di omicidio.
Secondo il verbale del portale del Governo, "l'obiettivo è quello di una cooperazione più efficace tra il Sudafrica e il Botswana in modo da facilitare le richieste di estradizione ricevute dal Botswana, dove la pena di morte è una possibile condanna." "Il Sudafrica non sarà più un rifugio sicuro per i criminali”, ha dichiarato il Governo.
In precedenza alcune persone sospettate di omicidio, per evitare un processo capitale, avrebbero attraversato il confine col Sudafrica, dove la pena capitale è stata abolita nel 1995.
Prima della recente proposta di modificare la legge, la Legge sull’Estradizione vietava l'estradizione di persone accusate in Paesi che impongono la pena di morte.
In Botswana la pena di morte è legale. Proprio a maggio 2016 Patrick Gabaakanye diventato la 49ma persona a essere impiccata dal Botswana da quando ha ottenuto l'indipendenza.
Il caso più famoso che ha portato alla crisi tra Botswana e Sudafrica è stata l'impiccagione della sudafricana Mariette Bosch nel 2001, nonostante le petizioni del marito e del Sudafrica.
Un altro caso è quello di Edwin Samotse, un cittadino del Botswana ricercato per omicidio e deportato nell’agosto 2014 nonostante una possibile condanna a morte. Nel settembre 2014, l'Alta Corte di Pretoria ha stabilito che l'estradizione di Samotse in Botswana era illegale.
 

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