OKLAHOMA (USA): SOSPESA L’ESECUZIONE DI GLOSSIP

Richard Eugene Glossip

01 Ottobre 2015 :

pochi minuti prima della prevista esecuzione, la governatrice Mary Fallin ha concesso una sospensione di 37 giorni a Richard Glossip, che era prevista per le 3 del pomeriggio. Alle 14,25 le autorità carcerarie avevano deciso di rinviare la fase iniziale dell’esecuzione per attendere la risposta da parte della Corte Suprema degli Stati Uniti sull’ultimo ricorso dei difensori di Glosssip, ricorso che insiste sull’innocenza. La risposta, negativa, è arrivata alle 14,55. Contemporaneamente all’esterno degli uffici della governatrice circa 30 persone stavano manifestando contro l’esecuzione di Glossip.
In mattinata un annuncio pubblicitario a tutta pagina, pagato e firmato dal miliardario inglese Richard Branson, era uscito sul principale quotidiano dello stato, The Oklahoman, e sul sito della Virgin, la società fondata da Branson. Nell’annuncio Branson chiedeva di contattare la governatrice e insistere perché rinviasse di 60 giorni l’esecuzione di un uomo innocente, che ha bisogno di più tempo per dimostrare di essere stato “incastrato”.
Glossip, 51 anni, bianco, secondo l’accusa avrebbe incaricato Justin Sneed, 19 anni, di uccidere il suo datore di lavoro, Barry Van Treese, che fu picchiato a morte il 7 gennaio 1997.
Sneed ha raggiunto un accordo con la pubblica accusa, ha confessato, e testimoniato contro Glossip. Entrambi gli uomini sono stati condannati per omicidio di primo grado nel 1998, ma in cambio della collaborazione Sneed ha ottenuto una condanna all’ergastolo senza condizionale.
I difensori di Glossip sostengono di essere entrati in possesso recentemente di testimonianze giurate di ex detenuti che asseriscono di aver raccolto le confidenza di Sneed, confidenze nelle quali l’uomo ammetterebbe di aver “incastrato” Glossip.
Il ricorso su questi nuovi fatti è stato respinto il 28 settembre dalla Corte d’Appello, e oggi la Corte Suprema degli Stati Uniti non ha annullato la decisione della Corte d’Appello.
Per i giudici, i difensori di Glossip non stanno portando nuove prove, ma apportando modifiche minori ad una tesi difensiva già ampiamente utilizzata in passato per altri ricorsi.
A favore di Glossip era intervenuto anche il Vaticano. In una lettera scritta a nome di Papa Francesco dal Nunzio Apostolico negli Usa, l’arcivescovo Vigano, veniva chiesto alla Governatrice un gesto di clemenza che “darebbe una forte testimonianza del valore e della dignità della vita di ogni persona”. La lettera è datata 19 settembre, ma è stata resa nota solo ieri dall’Ufficio del Governatore.
Un portavoce della governatrice aveva fatto sapere che tecnicamente il potere di concedere clemenza non è dato al governatore, o meglio il governatore non può solo “confermare” una raccomandazione di clemenza che arrivi dall’apposita Board of Pardon and Paroles, ma non prendere iniziative in prima persona. Un intervento simile il Nunzio (Ambasciatore, ndt) lo aveva fatto il 29 settembre anche in favore di Kelly Gissendaner, che però è stata giustiziata in Georgia il 30 settembre senza rinvii. L’attenzione attorno all’esecuzione di Glossip aveva iniziato a cresce nei mesi scorsi, quando del caso hanno iniziato ad occuparsene, tra gli altri, la nota attrice Susan Sarandon e Suor Helen Prejean. Apparentemente la governatrice Fallin non ha voluto dare soddisfazione ai sostenitori di Glossip sul tema della sua innocenza. La governatrice ha infatti concesso il rinvio “fino al 6 novembre” perché lo stato deve valutare meglio il previsto uso di un nuovo farmaco letale, l’acetato di potassio.
 

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