MORATORIA. MARCO PANNELLA REPLICA AL MINISTRO D'ALEMA

Marco Pannella alla Marcia di Pasqua

18 Aprile 2007 :

"È bene che sia chiaro a tutti che i mandati parlamentari ricevuti e gli impegni assunti dal Governo italiano non menzionano minimamente la condizione di un "consenso" dell'Unione Europea, bensì – ed è stato reiteratamente ribadito – la formula in "CONSULTAZIONE" con i Paesi europei”. Inizia così la replica di Marco Pannella alle dichiarazioni rese da Algeri dal  Ministro degli Esteri Massimo D'Alema.
”D'altra parte – prosegue Pannella - il Parlamento Europeo il primo Febbraio 2007 a stragrande maggioranza non ha minimamente accennato a tale condizione, ha più semplicemente impegnato la Commissione ed il Consiglio europei a sostenere l'iniziativa "del Governo italiano", a ciò quindi impegnando anche la Presidenza tedesca attualmente in esercizio.
Siamo colpevolmente giunti ben oltre la zona Cesarini e siamo ai calci di rigore, nel confronto che abbiamo solamente con, e contro, un comportamento che da quasi dieci anni non ha letteralmente permesso alla maggioranza degli Stati membri dell'Onu di compiere l'atto storico dell'approvazione di una Moratoria universale sulla pena di morte.
Per questo, per sostenere ed aiutare il nostro governo, di cui facciamo parte, a compiere quello che ha solennemente dichiarato di volere, e a cui lo obbliga il mandato del Parlamento, noi stiamo conducendo da tempo iniziative politiche, parlamentari, manifestazioni quali la Marcia di Pasqua, scioperi della fame nonviolenti, e da ieri uno sciopero della fame ad oltranza, che sembra di già necessario che si moltiplichi come iniziativa collettiva, nella speranza che non risulti necessario ancora una volta il suo aggravarsi con la forma di sciopero anche della sete.
Chiamiamo da questo momento alla mobilitazione tutti coloro cui riusciremo a far giungere la nostra voce di inermi, ma non inerti, perchè sia presentata una risoluzione per la moratoria universale all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite in corso patrocinata, oltre che dall'Italia ed altri paesi europei, dai paesi rappresentativi di tutti i continenti che ne condividono l'obiettivo e non come iniziativa dell'UE in quanto tale, relegando in tal modo l'universalità della richiesta di moratoria ad un vecchio schema non più presentabile e degno di tale grande obiettivo."
 

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