KUWAIT: COPPIA CONDANNATA A MORTE PER L’OMICIDIO DI UNA COLLABORATRICE DOMESTICA

31 Luglio 2025 :

Un tribunale kuwaitiano il 28 luglio 2025 ha condannato all’impiccagione due coniugi per l’omicidio della loro collaboratrice domestica.
Il verdetto, emesso dal tribunale presieduto dal giudice Abdulwahab Al Muaili, ha dichiarato la coppia colpevole di detenzione illegale, ripetute aggressioni con un bastone, privazione di cure mediche e lavoro forzato, atti che hanno portato alla morte della collaboratrice.
Secondo i documenti del tribunale, la vittima, la cui nazionalità non è stata rivelata, è stata trattenuta contro la sua volontà all'interno dell'abitazione della coppia, dove ha subito continue percosse e le è stato impedito di cercare cure nonostante il suo palese peggioramento di salute.
I pubblici ministeri hanno affermato che la coppia l'ha costretta a continuare a lavorare fino a quando non è morta per le ferite riportate.
Il tribunale li ha riconosciuti colpevoli di aggressione che ha condotto al decesso della vittima, un'accusa che in Kuwait prevede la pena capitale.
La Procura aveva precedentemente ordinato la custodia cautelare della coppia per 21 giorni con l'accusa di omicidio.
A seguito delle accuse formali di omicidio premeditato, l'accusa ha chiesto la pena massima, affermando che gli imputati "hanno picchiato intenzionalmente e ripetutamente la domestica, causandone infine la morte".
Questo ultimo caso si inserisce nel contesto di una crescente preoccupazione per il trattamento delle lavoratrici domestiche immigrate in Kuwait, preoccupazione che ha raggiunto il culmine all'inizio del 2023 a seguito di un altro caso, ampiamente riportato da media, che riguardava lo stupro e omicidio di una lavoratrice filippina da parte di un adolescente kuwaitiano, che aveva poi dato fuoco al corpo della vittima.
Il 22 gennaio 2023, le autorità hanno scoperto il corpo carbonizzato della donna a Salmiya. Le indagini forensi hanno rivelato che era stata violentata, assassinata e data alle fiamme nel tentativo di nascondere il crimine. Il sospettato era un adolescente kuwaitiano e la vittima, secondo quanto riferito, lavorava nella sua casa. Il brutale omicidio ha spinto il governo filippino a imporre un divieto temporaneo al trasferimento di lavoratrici domestiche in Kuwait, a causa degli abusi sistematici e la mancanza di adeguata tutela per i lavoratori filippini.

 

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