IRAQ. STERMINIO CURDI, CHIESTA PENA DI MORTE PER ALI' IL CHIMICO E ALTRI QUATTRO

"Ali' il Chimico" nel corso del processo

02 Aprile 2007 :

la pubblica accusa ha chiesto la condanna a morte per Ali' Hassan al-Majid, cugino di Saddam Hussein meglio noto come “Ali’ il Chimico”, e per altri quattro coimputati sotto processo a Baghdad per lo sterminio dei curdi compiuto in Iraq alla fine degli anni '80.
Tutti sono imputati di crimini di guerra e crimini contro l’umanità, mentre al-Majid, considerato principale responsabile nell’attuazione della campagna, è accusato anche di genocidio.
Le imputazioni si riferiscono alla campagna repressiva, chiamata Anfal, che nel 1998 portò alla distruzione di interi villaggi del Kurdistan iracheno e  – secondo i procuratori – al massacro di quasi 180.000 persone. Il partito Baath al potere riteneva che quei villaggi ospitassero numerosi “agenti iraniani” e oppositori del regime di Saddam.
Nella requisitoria finale, il procuratore Munqith al-Faroon ha chiesto alla corte di condannare alla pena capitale i cinque imputati, in quanto "non ebbero alcuna pieta' per anziani, donne e bambini". E' stato invece scagionato per insufficienza di prove, e sara' quindi rilasciato, l'ex governatore di Mosul, Taher Tawfiq al-Ani.
Il processo e' stato aggiornato al prossimo 16 aprile.
 

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