IRAN. SEI IMPICCAGIONI E TRE CONDANNE A MORTE IN DUE GIORNI

Impiccagione pubblica in Iran

17 Agosto 2005 :

sei persone sono state impiccate dal regime islamico a Teheran e Hamedan (Iran occidentale), rispettivamente il 10 e 9 agosto, secondo quanto riportato da giornali governativi. Due altre sono state condannate a morte a Teheran e un’altra a Karaj (a ovest della capitale).
Il quotidiano controllato dallo stato ‘Etemad’ ha scritto che tre persone, Hamidreza, Nosratollah e Reza, sono state impiccate martedì ad Hamedan per traffico di droga, accusa in base alla quale nel recente passato il regime ha messo a morte molti oppositori politici. Il quotidiano ‘Sharq’ ha riportato inoltre che tre uomini, Amir-Reza, Mehdi e Akbar, sono stati giustiziati mercoledì a Teheran per omicidio.
‘Etemad’ ha anche pubblicato che due uomini sono stati condannati a morte per omicidio, mentre secondo il quotidiano ‘Khorassan’ un altro uomo è stato condannato all’impiccagione dalla 71ma sezione penale del tribunale di Teheran. Con ciò, secondo il Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (CNRI), il numero degli impiccati e dei condannati a morte è salito rispettivamente a 17 e a 6, da quanto Mahmoud Ahmadinejad è stato eletto Presidente dell’Iran. In un comunicato, il CNRI ha chiesto all’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Louise Arbour, e a tutte le organizzazioni umanitarie internazionali di “alzare la propria voce contro questi crimini barbari e intraprendere azioni serie e immediate volte a fermare le esecuzioni”.
 

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