08 Marzo 2021 :
L'Iran libera l'operatrice umanitaria britannico-iraniana Zaghari-Ratcliffe
Al-Arabia riporta le dichiarazioni rilasciate oggi dall’avvocato Hojjat Kermani al sito web iraniano Emtedad secondo cui la sua assistita Nazanin Zaghari-Ratcliffe, detenuta agli arresti domiciliari con cavigliera elettronica, è stata liberata.
Zaghari-Ratcliffe, oggi 42 anni, madre di una bambina di 8 anni, sposata con un cittadino inglese, Richard Ratcliffe, era una project manager della Thomson Reuters Foundation. È stata arrestata all’aeroporto di Teheran il 3 aprile 2016 mentre si preparava a tornare in Gran Bretagna con sua figlia dopo una visita ai familiari.
Processata con l’accusa di aver cospirato per rovesciare l'establishment clericale iraniano, è stata condannata a 5 anni.
La sua famiglia e la fondazione, un ente di beneficenza che opera indipendentemente dalla società di media Thomson Reuters e dalla sua controllata, la nota agenzia di stampa Reuters, hanno sempre respinto le accuse.
Il suo avvocato ha così riassunto la sua situazione giudiziaria: “L’anno scorso, a marzo, per via delle preoccupazioni legate alla pandemia di Covid nelle carceri sovraffollate, Nazanin è rientrata tra i circa 54.000 detenuti con pene basse che sono stati graziati, ma non è stata liberata del tutto, bensì messa ai domiciliari, con una cavigliera elettronica, in attesa di un secondo processo”. L’avvocato Kermani non ha detto molto sul nuovo processo, solo che dovrebbe tenersi davanti alla 15a sezione del Tribunale Rivoluzionario di Teheran, con l’imputazione di “propaganda anti-governativa”. Non può lasciare l’Iran perché il suo passaporto britannico non le è stato restituito.
Mentre manca un commento ufficiale delle autorità iraniane, il ministro degli Esteri britannico, Dominic Raab, ha esortato Teheran a lasciar ripartire la donna.
"Accogliamo con favore la rimozione della cavigliera, ma il comportamento del governo iraniano nei confronti di Nazanin Zaghari-Ratcliffe è intollerabile". "Le deve essere consentito di tornare nel Regno Unito il prima possibile per ricongiungersi alla sua famiglia", ha aggiunto su Twitter.
Sulla stessa linea subito dopo il Primo Ministro Boris Johnson. Anche lui su twitter ha scritto: “Sono lieto di vedere che la cavigliera elettronica di Nazanin Zaghari-Ratcliffe è stata rimossa, ma il suo continuo confinamento rimane inaccettabile. Deve essere rilasciata in maniera permanente per poter tornare dalla sua famiglia nel Regno Unito e continueremo a fare tutto il possibile per ottenerlo".
Le autorità iraniane hanno una “tradizione” di arresti proditori nei confronti di iraniani che vivono all’estero ed hanno acquisito la doppia nazionalità. Il concetto stesso di “doppia nazionalità” non è mai stato riconosciuto dall’Iran, che considera questi suoi connazionali in una certa misura come dei “traditori”. Molti analisti internazionali ritengono che l’Iran usi questi arresti come forma di pressione verso le varie nazioni che hanno contenziosi con l’Iran, o per l’arresto di spie iraniane, funzionari coinvolti nei tentativi iraniani di aggirare gli embarghi, o nell’acquisto di armamenti o tecnologia nucleari. Nel caso della Gran Bretagna si sospetta che l’Iran stia facendo pressione per ottenere lo sblocco di circa 550 milioni di dollari, legati a una fornitura di carri armati, sequestrati nelle banche britanniche.
Sul caso di Nazanin Zaghari-Ratcliffe vedi anche NtC 19/09/2019, 03/03/2020, e 18/03/2020.