IRAN - La designazione dell'IRGC come “gruppo terrorista” spaventa il regime

Alti membri dell'IRGC

25 Gennaio 2023 :

La possibile designazione dell'IRGC come “gruppo terrorista” spaventa il regime iraniano
Giovedì 19 gennaio il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che chiede ulteriori pressioni sul regime iraniano, inclusa la designazione formale delle sue Guardie rivoluzionarie (IRGC) come organizzazione terroristica. I deputati hanno votato in modo schiacciante a favore di tale designazione il giorno prima, con 598 favorevoli e solo nove contrari. Anche la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha espresso un sostegno esplicito per sanzionare l'IRGC come organizzazione terroristica, a seguito di molteplici appelli da parte di Stati membri dell'Unione Europea come la Germania.
L'UE dovrebbe imporre un nuovo pacchetto di sanzioni lunedì, il quarto da quando le proteste a livello nazionale contro il regime clericale sono scoppiate in tutto l'Iran a metà settembre. Teheran ha represso ferocemente quelle proteste, uccidendo più di 750 persone, tra cui almeno 70 minori, secondo l'Organizzazione dei Mojahedin del popolo iraniano. I governi occidentali hanno prevedibilmente condannato le violazioni dei diritti umani del regime, ma hanno evitato qualsiasi misura più forte o più conflittuale delle solite sanzioni economiche o condanne vocali.
Secondo quanto riferito, la stragrande maggioranza delle morti di manifestanti negli ultimi 4 mesi può essere attribuita all'IRGC e alla sua milizia di volontari, i Basij. Ciò è in linea delle precedenti proteste che hanno attraversato tutto l’Iran, compresa quella del novembre 2019, quando circa 1.500 manifestanti sono stati uccisi in tutto il paese. Quella repressione era avvenuta circa 6 mesi dopo che gli Stati Uniti avevano aggiunto l'IRGC alla loro lista di organizzazioni terroristiche straniere, provocando nuove discussioni su proposte simili sia nell'Unione Europea che nel Regno Unito.
Nonostante siano passati ben tre anni dalla brutale repressione del 2019, l’Europa non ha ancora adottato misure concrete.
La scorsa settimana il parlamento britannico ha tenuto un dibattito sull'argomento, con un sostegno quasi universale all’inserimento dell'IRGC nella “black list”. Il governo ha quindi segnalato che stava prendendo in considerazione gli appelli interpartitici e vari rapporti hanno suggerito che la designazione era imminente. Ma nessun annuncio formale o calendario è stato ancora annunciato.
La situazione è simile nell'UE dopo il voto dei deputati. La risoluzione di giovedì non è vincolante, quindi resta da determinare se la leadership dell'UE si muoverà effettivamente per bandire l'IRGC e i suoi affiliati in tutta l'Unione. Tuttavia, la risoluzione e il sottostante dialogo politico sono stati sufficienti a terrorizzare la teocrazia al potere, alle prese con una crisi interna.
Gran parte della risposta di giovedì è arrivata dallo stato maggiore delle forze armate del regime, che si coordina tra l'esercito e l'IRGC.
Lo stato maggiore dell'IRGC, con tono minaccioso, sostiene che l’iniziativa europea "influirebbe sulla sicurezza, sulla tranquillità e sulla pace regionali e globali, e il Parlamento europeo dovrebbe stare attento alle sue conseguenze". Questa dichiarazione sembra quasi il preannuncio di possibili azioni future in Europa. Queste minacce indicano ulteriormente la necessità di proscrivere rapidamente l'IRGC e aumentare la pressione sul regime.
Le minacce del regime hanno fornito all'UE, ai suoi Stati membri e ai loro alleati nuove sostanziali giustificazioni per riconoscere formalmente l'IRGC come una minaccia alla sicurezza e alla stabilità globale.
Comunque si vogliano interpretare le prime reazioni dell’IRGC, se siano più vanterie o vere e proprie minacce, il nervosismo espresso indica chiaramente che Teheran si aspetta che le sanzioni in questione paralizzino effettivamente la sua organizzazione paramilitare intransigente.

https://www.ncr-iran.org/en/news/terrorism-a-fundamentalism/the-irgcs-possible-terrorist-designation-frightens-irans-regime/

 

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