11 Febbraio 2005 :
“Sono almeno 30 le persone detenute nei bracci della morte di Teheran e Rajai-Shahr per crimini commessi quando avevano meno di 18 anni”, ha dichiarato l’avvocatessa iraniana Fahimeh Hajmohammad-Ali, riportata dal sito Iran Focus.Molti di questi giovani - rinchiusi nel Centro per la Riforma e l’Educazione di Teheran e nel carcere di Rajai-Shahr (40 km ad ovest della capitale) – secondo la Hajmohammad-Ali dovrebbero avere la possibilità di essere riammessi nella società.
“Giovani costretti a lavorare in ambienti difficili spesso restano coinvolti in liti che risultano fatali, e molti dei giovani rinchiusi nel braccio della morte hanno vissuto questa esperienza”.
Criticando il codice penale fondato sul principio dell’”occhio per occhio”, la avvocatessa ha auspicato una sua revisione, specialmente nel caso di giovani imputati.
In base alla legge iraniana, le femmine di età superiore a nove anni ed i maschi con più di quindici anni sono considerati adulti, e quindi possono essere giustiziati.
(Fonti: Iran Focus, 16/01/2005)