06 Novembre 2015 :
E’ stata rilasciata dal carcere una ragazza che era stata arrestata a 12 anni e condannata a morte in Iran per aver partecipato all’omicidio di suo padre. La notizia è stata riportata dall’organo di informazione ufficiale Farheekhtegan, secondo cui la ragazza – Somayeh – era stata portata in carcere e condannata a morte insieme alla madre, Tahereh. Oggi, dopo 7 anni trascorsi dietro le sbarre, Somayeh ha evitato l’esecuzione ed è stata liberata dopo l’applicazione al suo caso dell’articolo 91 del Codice Penale Islamico riformato. Secondo la notizia, la madre di Somayeh è ancora reclusa nel braccio della morte. Somayeh avrebbe dichiarato nel corso di un’udienza: "Avevo solo 12 anni ed ero sotto l'influenza di mia madre". Somayeh è stata condannata a morte due volte dalla Sezione 74 del Tribunale Penale di Teheran, la seconda volta con sentenza confermata dalla Corte Suprema iraniana.L’articolo 91 stabilisce: "Nei casi di reati punibili con l’hadd o qisas, se le persone mature sotto i 18 anni non si rendono conto della natura del reato commesso o della sua proibizione, o vi è incertezza circa il loro pieno sviluppo mentale, in accordo con la loro età, devono essere condannate alle pene previste in questo capitolo".
(Fonti: Iran Human Rights, 05/11/2015)