09 Aprile 2025 :
08/04/2025 - IRAN. Cinque prigionieri politici giustiziati a Mashhad l'8 aprile
Farhad Shakeri, Abdolhakim Azim Gorgij, Abdolrahman Gorgij, Taj Mohammad Khormali e Malek-Ali Fadaie-Nasab
All'alba di martedì 8 aprile, cinque detenuti politici - Farhad Shakeri, Abdolhakim Azim Gorgij, Abdolrahman Gorgij, Taj Mohammad Khormali e Malek-Ali Fadaie-Nasab - sono stati giustiziati nella prigione di Vakilabad a Mashhad.
I familiari di due degli uomini giustiziati hanno confermato la notizia in una conversazione con HRANA.
Quattro dei giustiziati erano musulmani sunniti (di etnia baluca), mentre Malek-Ali Fadaie-Nasab era l'unico sciita tra loro. Tutti e cinque erano stati condannati a morte in un processo congiunto con l'accusa di baghi (ribellione armata).
Secondo le famiglie – che Hrana ha ascoltato mentre stavano aspettando fuori dalla prigione di Mashhad di ricevere i corpi dei loro cari - le esecuzioni sono state effettuate senza preavviso e senza consentire una visita finale ai familiari. Un familiare ha dichiarato a HRANA: “Le famiglie sono state informate delle esecuzioni solo tramite telefonate”.
Il caso riguardava 12 imputati, di cui 11 sunniti e uno (Malek-Ali Fadaie-Nasab) sciita. Queste persone erano state arrestate nel 2015 dal Ministero dell'Intelligence e trasferite nella prigione di Vakilabad circa un anno dopo.
Nel 2019, la Sezione 1 del Tribunale rivoluzionario di Mashhad, presieduta dal giudice Mahmoud Davoodabadi, ha condannato nove degli imputati, tra cui Malek-Ali Fadaei-Nasab, Hamid Rastbala, Farhad Shakeri, Kabir Sa'adat Jahani, Mohammad-Ali Arayesh, Isa Eid-Mohammadi, Abdolhakim Azim Gorgij, Abdolrahman Gorgij e Taj Mohammad Khormali - con l'accusa di baghi per presunta appartenenza ai gruppi salafiti “Hizb al-Furqan” e “Fronte di solidarietà nazionale dei sunniti iraniani” (Jebhe Hambastegi Melli Ahlesunnat Iran).
Altri tre detenuti - Mohammadreza Sheikh-Ahmadi, Abdolbaset Avarsan e Morteza Fakoori - sono stati condannati a 15 anni di prigione ciascuno per baghi a causa della presunta affiliazione al gruppo salafita-takfiri ISIS.
Il 31 dicembre 2020 erano state eseguite le condanne a morte di Hamid Rast-Bala, Kabir Sa'adat Jahani e Mohammad-Ali Arayesh.
A seguito di un parziale annullamento dei verdetti da parte della Corte Suprema, il caso era stato ridiscusso, ma nell'agosto 2023, la Sezione 4 del Tribunale rivoluzionario di Mashhad, presieduta dal giudice Ahmadian Salami, ha condannato nuovamente a morte sei degli imputati, tra cui Farhad Shakeri, Abdolhakim Azim Gorgij, Abdolrahman Gorgij, Taj Mohammad Khormali, Malek-Ali Fadaie-Nasab e Isa Eid-Mohammadi. Le sentenze sono state confermate dalla Corte Suprema nell'agosto 2024.
Una fonte vicina alle famiglie dei detenuti giustiziati aveva precedentemente informato HRANA che “questo caso è pieno di difetti fondamentali e non ci sono prove sufficienti per giustificare la condanna di queste persone”. L'uso dello spray al peperoncino contro uno dei detenuti è solo un esempio delle torture a cui sono stati sottoposti, torture che hanno lasciato segni duraturi sui loro corpi anche a distanza di anni”.
https://www.en-hrana.org/five-political-security-prisoners-executed-in-vakilabad-prison-in-mashhad/
https://hengaw.net/en/news/2025/04/article-22