https://iranhr.net/en/articles/4251/ 19/05/2020 IRAN Arsalan Khodkam, 47 anni, della minoranza curda iraniana, è a rischio di esecuzione nella prigione di Urmia (Urumieh, nella provincia dell'Azerbaigian occidentale. È stato condannato a morte il 14 luglio 2018 per "spionaggio" per conto del Partito Democratico Curdo dell'Iran (KDPI), un gruppo di opposizione curdo armato, mentre lavorava come ufficiale di basso rango per le Guardie Rivoluzionarie. La condanna è stata confermata dalla Corte Suprema. Ha negato l'accusa e ha detto che le autorità lo hanno accusato di spionaggio dopo aver appreso che era in comunicazione, tramite Instagram, con uno dei parenti di sua moglie, che era un membro del KDPI. È stato condannato a morte meno di tre mesi dopo il suo arresto in un processo gravemente iniquo che è durato 30 minuti e si è basato su "confessioni" ottenute sotto tortura. Nel febbraio 2020, il suo avvocato ha tentato di accedere ai documenti giudiziari e di preparare una domanda di grazia. La pubblica accusa ha detto all'avvocato che non poteva rappresentare Arsalan Khodkam, e una richiesta di grazia presentata in precedenza dall'interno della prigione era stata respinta. Nel maggio 2020, i suoi parenti sono stati avvertiti che la sua esecuzione poteva essere eseguita in qualsiasi momento. L'uso della pena di morte per "spionaggio" viola il diritto internazionale. (Fonte: IHR