12 Luglio 2021 :

Due fratelli, Amir e Akbar Jalilifar (Jalili Forqani), giustiziati nella prigione di Isfahan il 10 luglio. Le autorità iraniane hanno giustiziato gli uomini dopo aver torturato psicologicamente loro e la loro famiglia, programmando e rinviando più volte le loro esecuzioni. Tali condizioni di incertezza, molto frequenti nel sistema iraniano della pena di morte, causano gravi angosce e disagio psichico ai detenuti e alle loro famiglie. Nel caso dei fratelli Jalilifar, l’ultima volta è stata il 30 giugno, quando sono stati portati in isolamento, e poi ricondotti al reparto, salvo poi essere riportati di uovo in isolamento, insieme ad altri tre prigionieri, il 3 luglio. Nella prassi iraniana, il trasferimento dal reparto “normale” all’isolamento di solito precede di 24/48 ore l’esecuzione. Amir Jalilifar, 56 anni, e Akbar Jalilifar, 42, di Isfahan, sono stati entrambi arrestati con accuse di droga e condannati a morte. Akbar Jalilifar era sposato e aveva due figli.
Gli altri tre condannati a morte che sono stati trasferiti in isolamento il 3 luglio sono Mehrad Khaksar, 32 anni, Sajjad Sohrabi, 25, e un prigioniero baluco non identificato. Non si conosce la loro sorte.

https://iran-hrm.com/2021/07/11/two-brothers-executed-on-drug-charges-in-iran/

https://en.javanehha.com/2021/07/daily-brief-of-human-rights-violation-in-iran-july-3-2021/