IRAN - Ali Mardan Boland Gerami giustiziato nella prigione di Yasuj l'8 settembre

IRAN - Ali Mardan Boland Gerami (Hrana)

13 Settembre 2021 :

Ali Mardan Boland Gerami giustiziato nella prigione di Yasuj l'8 settembre.
Condannato per omicidio attraverso una cerimonia qassameh.
Secondo l'agenzia di stampa HRANA che per prima ha pubblicato la notizia, Gerami è stato condannato sulla base di "Qassameh", una forma accettata di prova di colpevolezza all'interno del sistema legale iraniano basata su un giuramento collettivo dei parenti.
Gerami era stato arrestato 4 anni fa con l’accusa di aver percosso la moglie, causandono in seguito la morte per una emorragia interna. Secondo una fonte, sua moglie era morta nel sonno circa quattro anni fa. L’autopsia aveva determinato che fosse morta per un’emorragia interna, indicando una possibilità del 50% che l’emorragia fosse dovuta a percosse, di cui però sul corpo non c’erano tracce.
Un giudice del tribunale della Provincia di Kohgiluyeh e Boyer-Ahmad ha applicato la clausola del Los.
Los può essere dichiarato nei casi di qisas (omicidio o lesioni) dove non ci sono prove sufficienti ma il giudice non è convinto dell’innocenza di un imputato. In tal caso, la vittima o il parente più prossimo della vittima hanno il diritto al qassameh. Qassameh si basa sul giuramento sul Corano da parte di un certo numero di familiari della vittima. Nei casi di omicidio, sono necessari 50 membri maschi della famiglia della vittima. Va notato che le persone che giurano nelle cerimonie qassameh non è necessario siano state testimoni dei fatti, e spesso di fatto non lo sono. Nel caso di Ali Mardan Boland Gerami, dopo aver dichiarato los, è stato fissato un altro processo per la cerimonia del qassameh da parte del giudice. 50 membri maschi della famiglia della vittima hanno successivamente giurato, e Gerami è stato condannato. Il caso è stato inviato a un tribunale di pari livello dalla Corte Suprema a seguito di una richiesta di nuovo processo. La Corte ha confermato il verdetto di colpevolezza, e la Corte Suprema ha confermato la sentenza.
Al momento di scrivere l’esecuzione non è stata riportata dai media in Iran.

https://iranhr.net/en/articles/4879/

 

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