10 Settembre 2025 :
Un tribunale di Dehradun, nello stato indiano dell’Uttarakhand, il 22 agosto 2025 ha condannato a morte tre uomini per aver ucciso un conducente di risciò nel novembre 2022.
Altri due imputati, che avevano pianificato l'omicidio, sono stati condannati all'ergastolo, mentre la moglie della vittima, che era stata accusata di cospirazione, è stata assolta.
Il tribunale ha condannato a morte Arshad, Shahrukh e Ravi Kashyap per l'omicidio di Mohd Mohsin. Sabir Ali, indicato come il principale cospiratore, e il suo parente Rais Khan, che avrebbe contribuito a pianificare il crimine, sono stati condannati all'ergastolo.
Il verdetto è stato emesso dal giudice distrettuale aggiunto Mahesh Chandra Kaushiwa.
Alla moglie di Mohsin, Sheeba, è stato concesso il beneficio del dubbio a causa della mancanza di prove dirette.
Il pubblico ministero Arvind Kapil ha affermato che Sabir aveva instaurato una relazione illecita con Sheeba, una situazione che aveva portato tensioni in casa di Mohsin e, infine, all'omicidio.
Il tribunale ha osservato che i condannati hanno filmato l'omicidio mentre si accanivano sulla vittima. "Il solo atto di filmare l'omicidio dimostra che non si è trattato di un crimine improvviso o impulsivo, ma di un atto di crudeltà pianificato e deliberatamente eseguito... Mohsin ha implorato a mani giunte di avere salva la vita; tuttavia i condannati lo hanno massacrato brutalmente a morte. I condannati si sono comportati in modo incivile e barbaro nei confronti di una vittima indifesa".
Il giudice ha aggiunto: "Un crimine di questa portata, registrato e commesso con aperto disprezzo per la vita umana, scuote la coscienza collettiva della società. Il crimine rientra pienamente nella categoria dei 'più rari tra i rari', per cui l'applicazione della pena di morte è la sola a soddisfare i fini della giustizia".
Il 28 novembre 2022, Arshad, Shahrukh e Ravi Kashyap prenotarono il risciò elettrico di Mohsin, lo portarono a Guchhupani, lo costrinsero a bere e lo uccisero colpendolo alla testa e al viso con una pietra.
Sabir, che gestiva un negozio di articoli sanitari vicino alla casa di Mohsin, avrebbe assoldato i tre per commettere l’omicidio, mentre Rais avrebbe organizzato la loro trasferta a Dehradun.
Il tribunale ha inoltre imposto una multa di 25.000 rupie a ciascun condannato e ha intimato a Sabir e Rais di pagare 100.000 rupie a ciascuno dei due figli di Mohsin. In caso di inadempienza, l'importo verrà recuperato dai loro beni.