12 Aprile 2006 :
i familiari dei tre cattolici indonesiani, Fabianus Tibo, Dominggus “Domi” da Silva e Marinus Riwu, condannati a morte per il presunto coinvolgimento negli atti violenti di Poso del 2000, hanno scritto al Presidente Susilo Bambang Yudhoyono, per chiedere la grazia. La lettera è stata presentata dagli avvocati al portavoce presidenziale Andi Alfian Mallarangeng. Stephen Roy Rening, coordinatore del team della difesa, ha rilasciato una dichiarazione in una conferenza stampa a Giacarta, spiegando le basi della richiesta di clemenza. Ha annunciato che “alcuni testimoni sono venuti alla luce con nuovi e importanti sviluppi sui fatti di Poso”. “Almeno nove testimoni oculari,” ha detto Rening, “hanno testimoniato davanti alla corte di Palu lo scorso 9 marzo che il Sig. Tibo non era presente sul luogo in cui sono stati uccisi i mussulmani.”Ha aggiunto che l’affermazione che “Tibo capeggiasse un’armata di 700 cristiani contro i musulmani di Poso il 14 maggio 2000, è falsa al cento per cento.”
L’altra accusa, vale a dire che Tibo fosse membro dell’ “Armata Rossa” (presunto gruppo cristiano paramilitare di 130 persone) è stata confutata da cinque testimoni che hanno detto che l’accusato si trovava ad un orfanotrofio cristiano nei pressi della Chiesa di Santa Teresa a Poso al momento dell’attacco ‘armato’ al gruppo di credenti islamici. I due luoghi si trovano a tre km. di distanza.