GIAPPONE: ALTRE DUE IMPICCAGIONI

28 Ottobre 2008 :

due uomini sono stati impiccati in Giappone per omicidio, portando così a 15 le esecuzioni praticate nel paese dall’inizio dell’anno.
I giustiziati – rende noto il Ministero della Giustizia - sono Michitoshi Kuma, 70 anni, e Masahiro Takashio, 55, riconosciuti colpevoli rispettivamente del sequestro e omicidio di due bambine nel 1992 e degli omicidi a scopo di rapina di due donne nel 2004.
Si tratta delle prime impiccagioni da quando, lo scorso mese, si è insediato come primo ministro il conservatore Taro Aso.
Negando che il Giappone voglia accelerare il ritmo delle esecuzioni, il ministro della Giustizia Eisuke Mori ha dichiarato che “le esecuzioni di oggi sono state effettuate dopo un completo, prudente ed adeguato esame”.
“Non mi lascio assolutamente condizionare dagli intervalli tra le esecuzioni o dalla loro collocazione temporale”, ha aggiunto Mori, che in occasione della nomina a Ministro della Giustizia ha promesso di svolgere in modo “estremamente serio” i propri compiti relativi alla pena capitale.
In base alla legge in vigore nel paese ogni esecuzione necessita dell’approvazione del Ministro della Giustizia.
In Giappone c’è stata una moratoria di fatto delle esecuzioni durata 15 mesi, fino al 2006, dal momento che il credo buddista del ministro della Giustizia dell’epoca, Seiken Sugiura, era contrario alla pena capitale.
Dopo queste due ultime esecuzioni diventano 101 i prigionieri del braccio della morte in Giappone, paese che nel 2007 ha messo a morte nove detenuti.
Le 15 impiccagioni praticate finora quest’anno rappresentano un record dal 1975, anno in cui le esecuzioni furono 17.
 

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