CONSIGLIO D'EUROPA: ZAMPARUTTI ELETTA RAPPRESENTANTE ITALIANA IN COMITATO PREVENZIONE TORTURA. I COMPLIMENTI DI BONINO E GOZI

Elisabetta Zamparutti

08 Ottobre 2015 :

“Si tratta di un'elezione pienamente meritata, che Elisabetta Zamparutti merita per il suo impegno più che decennale su questo fronte. Ed è stata una candidatura molto ben sostenuta dal governo italiano: tanto dal ministro della Giustizia Orlando che dal ministro degli Esteri Gentiloni. Questo è un dato molto positivo che apre altri scenari di lavoro e di impegno”. Così Emma Bonino a Radio Radicale, a commento dell'elezione di Elisabetta Zamparutti, tesoriere dell'associazione 'Nessuno Tocchi Caino' alla carica di rappresentante italiana nel Comitato per la Prevenzione della Tortura nel Consiglio d'Europa. “La sua candidatura non era estemporanea -ha sottolineato Bonino- perché si basa su un lavoro effettuato da lei personalmente, dall'associazione 'Nessuno Tocchi Caino' e dai Radicali in tutti questi anni. E in questo senso mi pare che il governo ne abbia avuto piena consapevolezza, sostenendola”.
Ieri era stato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega agli Affari europei Sandro Gozi a sottolineare come la decisione del governo di sostenere Elisabetta Zamparutti fosse stata giusta: “Trentadue voti su quarantesette” a suo favore -aveva detto- “indicano chiaramente quanto sia stata giusta la scelta del governo e quanto merito avesse la candidatura di Elisabetta Zamparutti. Credo che le delegazioni abbiano sicuramente premiato il suo impegno civico, il suo impegno politico e il suo impegno riconosciuto a livello internazionale con 'Nessuno Tocchi Caino'”.
“Tengo a ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a che la mia candidatura andasse a buon fine”, ha detto oggi a Radio Radicale la stessa Zamparutti. “In particolare – ha aggiunto - il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e quello della Giustizia Andrea Orlando, il sottosegretario Sandro Gozi nonché l'ambasciatore italiano al Consiglio d'Europa a Strasburgo Mauel Jacoangeli”. “Li ringrazio perché mi hanno sostenuta fino infondo, esprimendo così un atto di stima e di fiducia nei miei confronti ma, a ben vedere, nei confronti di una storia e delle persone che hanno contribuito a scriverla. E' la storia del Partito Radicale, un luogo che dà costantemente opportunità di crescita alle persone, perché esprimano il meglio di sé, tanto all'interno che al di fuori delle istituzioni. Persone che quando sono all'interno delle istituzioni, le onorano, mutandole se necessario, ma senza essere da queste mutate. Proprio per questo -ha spiegato Zamparutti - il mio mandato sarà estremamente impegnativo: si tratterà di conoscere tutti quei luoghi in cui ci sono privazioni della libertà personale da parte dello Stato, per poi mutare i comportamenti degli Stati che, sempre più, in nome della sicurezza nazionale, vengono meno al rispetto di quegli obblighi imposti dagli standard internazionali previsti dalla Convenzione europea per quel che riguarda le condizioni di detenzione. Sappiamo – ha detto ancora Zamparutti- quanto questa conoscenza sia fondamentale perché si possa dire e affermare i principi dello stato di diritto perché uno Stato possa definirsi democratico o meno. Si tratta quindi di operare perché ci sia pieno rispetto di quanto previsto dalla Convezione europea contro la tortura. Voglio ringraziare, per quel che riguarda la storia radicale e questa nomina, per il costante sostegno che mi è stato dato, Marco Pannella, Emma Bonino, Maurizio Turco, Maria Antonietta Farina Coscioni, perché hanno voluto proporre la mia candidatura. Ringrazio Rita Bernardini, Marco Perduca, Marco Beltrandi, Laura Arconti, Francesca Mambro, che hanno raccolto importanti adesioni a quell'appello a sostegno della mia candidatura, su cui il quotidiano 'Il Garantista' aveva fatto una vera e propria campagna, valorizzata anche da Radio Radicale. Ringrazio i parlamentari che hanno deciso di includermi nella terna dei candidati su cui si è pronunciato poi il Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa: fra quei parlamentari, in particolare Paolo Corsini, senatore Pd e membro della delegazione italiana all'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, che è stato il mio “main sponsor” nel momento in cui si è dovuto scegliere nella terna della candidature. Sarà un impegno estremamente importante e gravoso, perché noi sappiamo quanto il monitoraggio delle condizioni di detenzione sia cruciale anche rispetto alla battaglia per la conoscenza e lo stato di diritto che sta connotando l'iniziativa radicale”.
 

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