07 Aprile 2006 :
la persecuzione nei confronti del Falun Gong, movimento spirituale non autorizzato dalle autorità cinesi, ha raggiunto livelli senza precedenti, denuncia il Falun Dafa Information Center.Sono decine di migliaia i praticanti del Falun Gong che, prigionieri in campi di concentramento, vengono uccisi a ritmo accelerato dopo aver subito l’asportazione di organi destinati ad essere venduti.
Dopo aver subito l’operazione – spiega Erping Zhang, portavoce del Centro – i praticanti vengono uccisi ed i loro corpi cremati, oppure occultati in località segrete.
Questa corsa agli espianti di organi, che avvengono negli ospedali di almeno otto province cinesi, è direttamente legata al “Regolamento Provvisorio sui Trapianti di Organi Umani”, che entrerà in vigore dal 1° luglio, vietando (almeno formalmente) il prelievo forzato di organi.
Il Regolamento è stato annunciato dal Ministero della Salute cinese lo scorso 28 marzo, a pochi giorni di distanza dalla scoperta – avvenuta il 6 marzo – dell’esistenza di un campo di concentramento per membri del Falun Gong nel distretto Sujiatun della città di Shenyang.
Proprio un medico militare di Shenyang ha testimoniato che quello di Sujiatun è solo uno dei 36 campi di questo tipo sparsi per la Cina, aggiungendo che il numero di praticanti del Falun Gong prigionieri a Sujiatun ha raggiunto la quota record di 10.000 nella prima parte del 2005.
Nel maggiore di questi campi, in codice “672-S”, sarebbero detenute oltre 120.000 persone, tra membri del Falun Gong e altri prigionieri di coscienza.
La comunità internazionale deve intervenire in difesa dei diritti umani in Cina, e deve farlo subito. Questo l’appello lanciato dal portavoce del Falun Gong, che rende noto come il Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese abbia deciso di considerare i membri del movimento spirituale come “nemici di classe” e di trattarli in modo da trarre profitti economici.