CINA. ONDATA DI ESECUZIONI ALL’APPROSSIMARSI DELLA FESTA NAZIONALE

Condannati per traffico di droga si accendono una sigaretta prima di essere giustiziati, ad Hangzhou, regione est della Cina

30 Settembre 2005 :

sono almeno 24 le persone giustiziate in Cina a partire dallo scorso 13 settembre, all’approssimarsi della Festa Nazionale, che cade il 1° ottobre.
Yang Naijun, Liu Tianshun e Du Songhua sono stati giustiziati il 29 settembre nella provincia settentrionale di Shaanxi, per traffico di eroina. Lo stesso giorno, il quotidiano ufficiale della Corte Suprema del Popolo ha dato notizia della recente esecuzione di Zhu Lin, messo a morte a Huainan, nella provincia dell’Anhui. Era stato condannato per omicidio premeditato, essendosi rifiutato di portare in ospedale una persona che aveva investito con la propria auto, e che in seguito era morta.
Il 28 settembre è stato giustiziato Xu Lin, 19 anni, sempre nella provincia di Shaanxi, ha riportato il San Qin Metropolitan Daily. Nel novembre 2004 avrebbe ucciso i suoi due compagni di stanza.
Altre quattro persone sono state messe a morte il 25 settembre nella provincia meridionale di Guizhou, ha comunicato la Corte Intermedia di Panshui. Erano state condannate a morte per omicidio e altri reati violenti.
Il 24 settembre è toccato a sei persone riconosciute colpevoli di omicidio, ha riportato il San Qin Metropolitan Daily. Sono stati giustiziati a Baoji, nello Shaanxi.
Huang Junlin e Luo Linquan sono stati messi a morte “recentemente”, ha riportato il 23 settembre il Guangzhou Daily. Erano stati condannati per il sequestro e l’omicidio di un uomo d’affari, oltre che per il furto di 2,74 milioni di yuan.
Sempre il 23 settembre, il China Court Daily ha riportato l’esecuzione di quattro persone, giustiziate a Dezhou, provincia dello Shandong. Avrebbero commesso crimini di natura violenta, inclusi omicidio, stupro e rapina a mano armata.
Il 21 settembre sono stati giustiziati a Quanzhou, provincia del Fujian, Liu Dexin e Zhang Jinlan, ha riportato il Shishi Daily. Il primo avrebbe derubato e ucciso una prostituta, mentre la seconda - una prostituta – avrebbe derubato e ucciso uno dei suoi clienti.
Cao Zhongwu, 47 anni, è stato messo a morte il 13 settembre, ha riportato il sito internet della Corte Intermedia del Popolo di Pechino. Spacciandosi per funzionario del Partito Comunista e falsificando documenti, avrebbe intascato fondi pubblici e tangenti per 7.03 milioni di yuan (867.000 dollari). Avrebbe commesso la maggior parte dei reati a Pechino.
 

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