CINA. CONDANNE A MORTE DIMINUITE DEL 30% NEL 2007

Una donna sta per essere giustiziata a Pechino, nel 2001

12 Maggio 2008 :

le condanne a morte emesse nel 2007 dai tribunali cinesi sono diminuite del 30% rispetto all’anno precedente. Il dato è emerso nel corso di un forum svoltosi nella provincia cinese di Liaoning, che ha visto giuristi, ricercatori e magistrati di Cina e Gran Bretagna affrontare il tema della limitazione e dell’abolizione della pena di morte.
Secondo Li Wuqing, giudice presso il 1° tribunale penale della Corte Suprema, la restituzione alla stessa Corte del potere esclusivo di approvare le condanne a morte ha portato i tribunali del paese a gestire i casi capitali in maniera più prudente.
Per Wu Sheng, giudice del tribunale di Liaocheng, città nella provincia del Shandong, il numero di condanne a morte emesse nella città l’anno scorso è inferiore del 40% rispetto al 2006.
In base alla riforma entrata in vigore il 1° gennaio 2007, ogni condanna a morte emessa in Cina da tribunali di grado inferiore deve essere rivista da un panel di tre giudici della Corte Suprema, che hanno il compito di controllare fatti, norme applicate e procedure seguite, oltre al raffronto con i precedenti.
 

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