CINA: CONDANNATA A MORTE PER TRUFFA FINANZIARIA

06 Aprile 2012 :

una donna di 30 anni è stata condannata a morte, con due anni di sospensione, dal tribunale di Wenzhou, in Cina, per aver ‘truffato’ degli investitori per 100,11 milioni di yuan (16 milioni di dollari), perdendone 94 speculando in futures e compravendita d’oro, ha riportato l’agenzia di stampa Xinhua.
La condanna a morte di Wang Caiping è stata emessa pochi giorni dopo che Pechino ha lanciato, a Wenzhou, un programma pilota per mettere sotto controllo il mercato informale di prestito privato gestito spesso da noti imprenditori della città.
L’agenzia di stampa aggiunge che, tra gennaio e ottobre 2010, Wang avrebbe preso in presto i soldi promettendo di acquistare attrezzature, investire in proprietà e imprese. La donna avrebbe invece usato il soldi per investimenti a termine e compravendita di oro. Wang avrebbe agito con la complicità del fratello maggiore, Wang Guanglin, ancora latitante.
Dopo le pesanti perdite, tra cui 30 milioni di yuan nel solo settembre 2010, a novembre Wang aveva tentato di negoziare con alcuni dei creditori che l’hanno però denunciata alla polizia subito dopo l’incontro, ha riportato la Xinhua.
Secondo l’agenzia, Wang avrebbe detto che 15 persone le avevano dato i soldi in cambio di notevoli interessi promessi.
Uno degli avvocati della difesa ha detto che le attività di investimento a termine erano legali e che le accuse penali nei confronti della donna sono infondate.
Il tribunale intermedio di Wenzhou, nella provincia orientale di Zhejiang, ha però stabilito che Wang ha commesso il “reato di frode finanziaria” condannandola a morte per l’enorme somma di denaro coinvolto, ha riportato Xinhua, aggiungendo di non sapere se ci sarà un appello.
La Corte Suprema cinese sta rivedendo un altro caso finanziario, quello di una donna chiamata Wu Ying, condannata a morte in primo grado per  la ‘raccolta illegale di fondi” pari a 770 milioni di yuan.
 

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