CALIFORNIA (USA): NUOVO PROTOCOLLO PER LE ESECUZIONI

10 Novembre 2015 :

l’Amministrazione Penitenziaria, pressata da una causa legale promossa da una associazione di parenti delle vittime, la Criminal Justice Legal Foundation, ha elaborato un nuovo protocollo di iniezione letale, basato su una overdose di un singolo farmaco.
Il protocollo consente all’amministrazione di scegliere, a seconda della disponibilità di mercato, tra 4 possibili barbiturici: Amobarbital, Pentobarbital, Secobarbital e Thiopental.
Secondo la procedura, il nuovo protocollo non entra subito in vigore, ma deve superare una serie di udienze pubbliche, che potrebbero richiedere fino ad un anno. Ovviamente, al termine delle udienze in cui possono essere presentate contestazioni di tipo tecnico al nuovo protocollo, inizierebbero i ricorsi legali dei condannati a morte, anche questi su base tecnica.
In California le esecuzioni sono sospese dal 2006, quando un giudice dichiarò illegale la procedura con la quale l’Amministrazione Penitenziaria aveva apportato alcune modifiche al precedente protocollo.
Nel frattempo si è aggiunta la sentenza del giudice federale Cormac J. Carney che lo scorso anno ha dichiarato incostituzionale il sistema della pena di morte in quanto “arbitrario” nel modo in cui determina chi deve essere avviato all’esecuzione e chi no, e comunque talmente lento da non avere funzione né di deterrenza né di retribuzione. Inoltre, dopo aver fallito per pochi voti l’abolizione della pena di morte con un referendum nel 2012, lo stesso gruppo di associazioni presenterà lo stesso quesito in un referendum nel 2016. Nei giorni scorsi degli analisti politici hanno stimato che la sostituzione della pena di morte con l’ergastolo senza condizionale porterebbe ad un risparmio di 150 milioni di dollari l’anno, cifra quasi interamente risparmiata nei tribunali. Associazioni di poliziotti e di parenti delle vittime prevedono di raccogliere le firme per una iniziativa di senso opposto, ossia la velocizzazione delle procedure di ricorso, in modo che sia più facile giustiziare i 749 detenuti attualmente nel braccio della morte dello stato. Il nuovo protocollo stanzia per una esecuzione la cifra di $187.000, oltre metà della quale (97.000 dollari) per l’ordine pubblico all’esterno del braccio della morte di San Quintino in caso di manifestazioni. La California ha ripreso le esecuzioni nel 1978, e da allora ha giustiziato solo 13 detenuti. Nello stesso arco di tempo 66 detenuti del braccio della morte sono morti per cause naturali, e 24 si sono suicidati. Secondo altre fonti (Los Angeles Times), sono 112 i detenuti morti all’interno del braccio della morte senza arrivare all’esecuzione. Attualmente sono almeno 16 i detenuti che hanno terminato la serie di ricorsi a loro disposizione, e nei cui confronti potrebbe eventualmente essere disposta un mandato di esecuzione.
 

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