11 Gennaio 2025 :
05/01/2025 - Arabia Saudita. Rapporto di fine anno di European Saudi Organisation for Human Rights (ESOHR)
Almeno 345 esecuzioni nel 2024
Un nuovo rapporto dell'Organizzazione saudita europea per i diritti umani (ESOHR) evidenzia il numero record di esecuzioni eseguite dall'Arabia Saudita nel 2024. Con una media di un'esecuzione ogni 25 ore, nel 2024 la nazione ha effettuato la storica cifra di 345 esecuzioni, un aumento drammatico rispetto alle 172 esecuzioni dell'anno precedente.
La pena di morte, apparentemente riservata ai casi più estremi, continua a essere uno strumento primario di punizione, intimidazione e oppressione politica e sociale.
Il rapporto sottolinea l'aumento della discrezionalità nell'imposizione della pena di morte, dato che 141 delle esecuzioni sono avvenute per reati taazir, che spesso includono reati non gravi come accuse politiche, espressione di opinioni e reati legati alla droga. Il 2024 ha visto anche una nuova mancanza di trasparenza da parte del Ministero degli Interni, che non ha rivelato il tipo di condanna in 39 casi. Secondo ESOHR, si tratta probabilmente di condanne a morte taazir, poiché la maggior parte di queste sentenze sono state emesse dal Tribunale penale specializzato per il terrorismo. In totale, il rapporto rileva un aumento di oltre l'11% delle esecuzioni taazir (specificate e non specificate), che hanno rappresentato il 48,7% di tutte le esecuzioni.
Tra i giustiziati, 138, ovvero il 31%, erano cittadini stranieri, con un aumento significativo rispetto ai 38 cittadini stranieri giustiziati nel 2023. ESOHR ha identificato 15 nazionalità tra quelle giustiziate, con gli yemeniti (27) e i pakistani (25) più rappresentati. Il 1° gennaio 2025, l'Arabia Saudita ha annunciato l'esecuzione di sei cittadini iraniani per contrabbando di hashish. Inoltre, nel 2024 si è registrato il più alto numero di donne giustiziate nella storia del Paese, nove, con un aumento del 50% rispetto al 2023.
Le esecuzioni per reati legati alla droga sono aumentate drasticamente, passando da due nel 2023 a 122 nel 2024, e rappresentando il 35% di tutte le esecuzioni. Il 77% dei giustiziati era di nazionalità straniera. Il rapporto osserva che le esecuzioni per droga evidenziano “l'incoerenza, la confusione e la mancanza di fiducia” dell'Arabia Saudita e minano la fiducia nei recenti impegni di riforma.