07 Febbraio 2015 :
tra il 3 e il 5 febbraio 2015, l'Arabia Saudita ha decapitato otto uomini in tre diverse città, ha reso noto il Ministero degli Interni con diversi comunicati ripresi dalla Saudi Press Agency.Le loro decapitazioni portano a 25 il numero di persone giustiziate nel Regno di quest'anno, secondo un conteggio tenuto dall'agenzia AFP. L’Arabia Saudita ha giustiziato 87 persone nel 2014, rispetto alle 78 del 2013.
Il 3 febbraio, un trafficante di droga giordano, Mohammed Salamah Fareeh al-Azazma, è stato giustiziato nella regione di Jawf per “contrabbando di una grande quantità di anfetamine”.
Il 4 febbraio, sono stati giustiziati tre sauditi, due per stupro e uno per omicidio. Abdul Kareem bin Abdul Sattar Meezi e Hashim bin Abdo Mahragi erano stati condannati per aver rapito e stuprato una ragazza e sono stati giustiziati nella città santa della Mecca. Separatamente, Mohammed bin Ouda bin Naji al-Inzi è stato decapitato nella regione di Jawf per un omicidio commesso a colpi d’arma di fuoco.
Il 5 febbraio 2015, quattro uomini sauditi condannati per rapina e omicidio sono stati giustiziati nella città di Qatif. Avevano attirato la loro vittima travestiti in abiti da donna per poi derubarla e ucciderla. Un esperto ONU ha chiesto in settembre una moratoria immediata delle esecuzioni in Arabia Saudita. "Nonostante i numerosi inviti da parte di organismi per i diritti umani, l'Arabia Saudita continua a giustiziare con una regolarità spaventosa e in flagrante violazione delle norme di diritto internazionale", ha dichiarato Christof Heyns, il Relatore speciale delle Nazioni Unite sulle esecuzioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie.