26 Maggio 2015 :
l'Arabia Saudita ha giustiziato tre persone, portando a 88 il numero di esecuzioni quest'anno e superando il totale del 2014, quando sono state messe a morte 87 persone.Awad al-Rowaili e Lafi al-Shammary, due condannati per contrabbando di anfetamine, sono stati decapitati nella regione di Jawf, ha detto il Ministero dell'Interno in un comunicato.
Un altro saudita, Mohammed al-Shihri, è stato messo a morte nella regione di Asir per omicidio.
Circa la metà delle esecuzioni in Arabia Saudita coinvolgono stranieri. Anche tra i morti di quest'anno ci sono almeno otto yemeniti, dieci pakistani, siriani, giordani e persone provenienti da Myanmar, Filippine, India, Ciad, Eritrea e Sudan.
L’ondata di esecuzioni è iniziata verso la fine del regno di Re Abdullah, morto il 23 gennaio, accelerando sotto il suo successore Re Salman, che ha adottato una politica estera più aggressiva e nel mese di aprile ha promosso il suo potente Ministro dell'Interno Mohammed bin Nayef come principe ereditario ed erede al trono.