08 Aprile 2013 :

Il parlamento dell’Alabama ha approvato all’unanimità un provvedimento di grazia postuma per 8 persone di colore condannate a morte nel 1931 per lo stupro di due donne bianche. Un nono imputato, che all’epoca aveva 13 anni, venne condannato all’ergastolo. Negli anni immediatamente successivi al processo emersero molte irregolarità, sia nelle indagini, che nelle testimonianze delle donne (una delle quale ammise di aver mentito) che nella formazione delle giurie popolare, tutte composta di bianchi, sia nell’assegnazione degli avvocati d’ufficio, che fecero molto poco per difendere gli imputati, condannati a morte perché tale era la pena prevista all’epoca per lo stupro di donne bianche da parte di persone di colore.
Dopo una complessa serie di ricorsi e di ripetizioni dei processi, ed iniziative pubbliche supportate dal Partito Comunista Americano e dal NAACP (National Association for the Advancement of Colored People, la principale associazione per i diritti civili dei neri) tutte le condanne a morte vennero commutate in pene detentive, e tutti gli imputati gradualmente ammessi alla libertà condizionale.
Le 9 persone nel frattempo sono tutte decedute, l’ultima nel 1989.
Il disegno di legge, presentato dal senatore Repubblicano Arthur Orr era passato 29-0 al Senato, e oggi 103-0 alla Camera.
Il governatore Robert Bentley ha fatto sapere che firmerà la nuova legge, condividendo la motivazione data dal senatore Orr, che aveva detto: “La vita di quegli uomini era stata rovinata da condanne ingiuste. Noi oggi dobbiamo riconoscerlo, per rendere chiaro sia a livello nazionale che internazionale che noi oggi siamo uno stato diverso da quello che eravamo molti anni fa”.