In un caso congiunto della Corte Intermadia del Popolo di Shanwei e della Corte del Popolo di Lufeng in Cina, 13 uomini e donne sono stati condannati a morte per droga davanti a circa 10.000 spettatori, all’avvicinarsi della Giornata Mondiale Contro la Droga del 26 giugno.

l’Alta Corte di Akure, nello stato nigeriano di Ondo, ha condannato a morte mediante impiccagione, un uomo, Aturoti Adeleke, riconosciuto colpevole di stupro e rapina a mano armata.

Diciotto uomini sono stati riconosciuti colpevoli a Nanjing, in Cina, di possesso e traffico di droga.

l’Alta corte dello stato indiano di Orissa ha commutato in 35 anni di carcere le condanne a morte di due persone riconosciute colpevoli in un caso di omicidio e stupro di una minorenne, commessi nel distretto di Keonjhar nel 2012.

Ha'im Al Matin Sharif, 48 anni, nero, è stato scarcerato oggi, 7 giugno, dopo aver trascorso 28 anni nel braccio della morte.

Un gruppo di esperti Onu di diritti umani ha chiesto all'Egitto di fermare le esecuzioni in programma di sei uomini condannati a morte sulla base di confessioni forzate.

La Quarta Alta Corte Penale del Bahrein, presieduta da Ali Khalifah al-Dhahrani, ha condannato a morte Sayed Ahmed Fouad al-Abar e Hussein Ali Mahdi, all’ergastolo altri due imputati e ha condannato a pene detentive comprese tra 3 e 10 anni otto altri, ha riferito il sito web di notizie in lingua araba Bahrain Mirror.

Un sedicente mago è stato condannato a morte a Myanmar per aver ucciso tre bambini in un rituale di esorcismo che avrebbe dovuto scacciare gli spiriti maligni che li possedevano.

La Corte di Cassazione dell'Egitto ha confermato la condanna a morte per sei studenti universitari.

La nuova legge della Cina sulla sicurezza informatica è entrata in vigore la settimana scorsa, prevedendo la pena di morte come una delle pene più dure in relazione alla violazione del segreto di stato.

Un tribunale del Bahrein ha condannato a morte una persona e un’altra all’ergastolo per un attentato esplosivo nel 2016 in cui restò uccisa una donna, in un villaggio a maggioranza sciita.

Il tribunale militare somalo ha condannato a morte Mohamed Adan Borow in relazione all’uccisione di un noto religioso, avvenuta nella moschea di Baidoa.