ZIMBABWE: GOVERNO CHIARISCA POSIZIONE SU PENA DI MORTE

05 Novembre 2013 :

il governo dello Zimbabwe è stato invitato ad assumere una posizione chiara sulla abolizione o meno della pena di morte, al fine di consentire ai giudici di prendere decisioni che siano conformi con la nuova Costituzione.
Sin dall’adozione della nuova Costituzione, avvenuta in precedenza quest'anno, esperti legali e organizzazioni della società civile hanno chiesto che leggi come la Legge di procedura penale e sulle prove, il Codice penale (Codificazione e Riforma ), la Legge sul Genocidio, la Legge sulla Difesa e la Legge sulla Convenzione di Ginevra siano allineate alla nuova Costituzione.
Esperti legali e l’organizzazione Veritas hanno detto il 28 ottobre che le leggi attuali che prevedono la pena di morte sono incostituzionali e dovrebbero essere modificate il prima possibile in modo che siano allineate con la Sezione 48 della nuova Carta.
La Sezione 48 stabilisce che tutti hanno diritto alla vita, ma aggiunge che "una legge può autorizzare che la pena di morte sia inflitta ... ".
La Sezione restringe anche le circostanze nelle quali può essere imposta la pena di morte. Essa tuttavia afferma che la pena di morte non può essere imposta a uomini di età inferiore ai 21 anni o superiore a 70, e alle donne indipendentemente dalla loro età, inoltre solo un tribunale deve avere la facoltà o meno di imporla.
"La Legge di procedura penale e sulle prove ed il Codice penale, in particolare, devono essere modificate al più presto possibile, perché processi per omicidio si tengono settimanalmente, se non quotidianamente, e quando i colpevoli vengono condannati, i giudici devono applicare leggi che siano conformi alla Costituzione", ha detto la Veritas.
"Idealmente, la decisione di mantenere o abolire la pena di morte dovrebbe essere fatta prima che le leggi siano modificate perché sarebbe illogico modificarle per consentire una condanna a morte costituzionalmente accettabile e poi modificare di nuovo le leggi per abolire del tutto la pena capitale".
Veritas ha detto se ci fosse una legge che consentisse la pena di morte ai sensi della Sezione 48 della nuova Costituzione, questa dovrebbe anche essere conforme alla Sezione 53, secondo cui nessuno può essere sottoposto a "tortura fisica o psicologica o trattamento crudele, inumano o degradante".
Il viceministro per gli Affari giuridici e parlamentari, Fortune Chasi, ha recentemente dichiarato al Senato che la carenza di emendamenti sta ostacolando i progressi nell'allineamento della legislazione alla nuova Costituzione.
 

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