12 Febbraio 2014 :
tre gruppi anti-pena di morte hanno fatto appello alle Nazioni Unite perché siano congelati gli aiuti per la lotta alla droga in Vietnam. L’appello – lanciato da Reprieve, Harm Reduction International (HRI) e dalla Coalizione mondiale contro la pena di morte – cita la “linea guida” interna dell'Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC), che richiede all'organizzazione di cessare gli aiuti a un Paese se tale sostegno potrebbe facilitare le esecuzioni.L'appello segue la decisione del Regno Unito, della Danimarca e dell'Irlanda di ritirare il contributo al programma anti-droga iraniano, per evitare che tale assistenza possa contribuire alle esecuzioni per reati di droga nel Paese.
Nonostante il velo di segretezza che avvolge il sistema della pena di morte, è noto che il Vietnam commina numerose condanne a morte ogni anno. Nel gennaio 2014, un tribunale nel nord del Vietnam ha condannato a morte 30 persone per traffico di eroina, il maggior numero di condannati a morte in un solo processo nella storia giudiziaria del Paese. Il processo di ciascun imputato è durato circa un giorno. Secondo i media vietnamiti, circa la metà di tutte le esecuzioni è per reati di droga. Ci sono quasi 700 persone nel braccio della morte in Vietnam, molte delle quali per reati di droga.
Gli aiuti dell’UNODC al Vietnam per il periodo 2012-2017 supereranno i 5 milioni di dollari per l'assistenza tecnica, le attrezzature, la formazione e altre forme di sostegno. Il controllo delle droghe è la componente più rilevante del programma.