03 Dicembre 2024 :
È stata confermata il 3 dicembre 2024 in Vietnam la condanna a morte di Truong My Lan, 68enne magnate immobiliare, in relazione all’appropriazione indebita di 12 miliardi di dollari. Avendo perso l’appello presso l’Alta Corte di Ho Chi Minh City, la donna ha ora solo un modo per evitare l'esecuzione, ovvero restituire il 75% di quanto avrebbe sottratto. La legge del Vietnam infatti stabilisce che in questo caso la sua condanna potrà essere commutata in ergastolo.
Ad aprile, il tribunale di primo grado aveva condannato a morte Truong My Lan, presidente della società immobiliare Van Thinh Phat, ritenendola responsabile della maggiore frode finanziaria mai registrata in Vietnam.
La donna avrebbe orchestrato una frode di 12 miliardi di dollari, cifra corrispondente al 3% del PIL vietnamita del 2022, acquisendo inoltre segretamente il controllo della Saigon Commercial Bank, il quinto più grande istituto di credito del Paese. Sono circa 36.000 le persone identificate come vittime della frode.
Per oltre 10 anni, Lan avrebbe contratto prestiti attraverso una rete di società fittizie, provocando perdite alla banca e corrompendo i funzionari dell’istituto per nascondere le transazioni illecite.
Il giudice ha stabilito che le perdite economiche derivate dalle azioni di Lan sono talmente gravi da non poter giustificare alcuna riduzione della pena. Il giudice ha aggiunto che le sue violazioni hanno avuto un impatto negativo sul sistema bancario, causato disordini pubblici e indebolito la fiducia delle persone nello Stato, ha riportato l'agenzia di stampa statale.
L’avvocato difensore ha dichiarato che Lan “ha ammesso la propria colpevolezza, espresso rimorso e restituito parte della somma sottratta”, tuttavia per i pubblici ministeri non è stato sufficiente.
Lan può ancora ricorrere in cassazione.
Il suo arresto è stato tra i più eclatanti nell’ambito di una campagna anti-corruzione in Vietnam che si è intensificata dopo il 2022, ribattezzata “Blazing Furnace” (Fornace ardente), che ha toccato i più alti ranghi della politica vietnamita. Durante il processo Lan ha affermato di aver pensato più volte al suicidio. "Sono stata una stupida a farmi coinvolgere in un settore complesso come quello bancario, del quale ho scarsa conoscenza", ha aggiunto.