USA: VIA LIBERA AD ESECUZIONE DI DAVIS IN GEORGIA. OHIO GIUSTIZIA RICHARD COOEY

Richard Cooey

15 Ottobre 2008 :

la Corte Suprema statunitense ha respinto l'ultimo ricorso di Troy Davis, l’afro-americano condannato a morte nello Stato della Georgia per aver ucciso un poliziotto. Davis rivendica la sua innocenza e chiede alle autorità dello Stato un nuovo processo, ma la sentenza apre la strada ad un'esecuzione imminente.
La sua esecuzione era stata sospesa il 23 settembre scorso, a sole due ore dell'appuntamento con la morte, dopo che Davis aveva chiesto un nuovo processo in seguito al fatto che sette dei nove testimoni avevano ritrattato le loro dichiarazioni. Davis era stato condannato nel 1991, dopo essere stato giudicato colpevole di aver ucciso un agente a Savannah, in Georgia, nel 1989.
Il ricorso chiedeva ai giudici di pronunciarsi sulla costituzionalità dell'esecuzione di un imputato che presenta degli elementi nuovi e solidi che dimostrano la sua innocenza. Davis beneficia del sostegno di eminenti personalità come i premi Nobel Jimmy Carter, ex-presidente degli Stati Uniti, e Desmond Tutu, arcivescovo sudafricano.
Inoltre il 2 settembre scorso, il Parlamento Europeo, su richiesta degli europarlamentari radicali, Marco Pannella e Marco Cappato, si era espresso in suo favore adottando una risoluzione in cui si chiedeva, alla luce delle numerose prove che potrebbero ribaltare la sentenza, che il tribunale competente offrisse a Davis la possibilità di un nuovo processo e pertanto che la sentenza di morte fosse commutata.
È già la terza volta che Troy sfiora l’esecuzione. Infatti già a luglio del 2007 la  state Board of Pardons and Paroles della Georgia aveva fermato l’esecuzione 24 ore priva della data prevista. La prossima data deve ancora essere fissata.
Intanto in Ohio un altro detenuto è stato giustiziato.
Si tratta di Richard Cooey, 41 anni, messo a morte, tramite iniezione letale, nel carcere di Lucasville.
L’uomo aveva chiesto di essere risparmiato dall'iniezione letale perché troppo grasso: a suo giudizio lo staff della prigione non sarebbe riuscito a trovare la vena nel suo braccio per l'iniezione, causandogli un morte molto dolorosa e pertanto anti-costituzionale. L'uomo, alto 1,71 metri pesava 121 chilogrammi.
Un esame lo avrebbe però smentito: Cooey è risultato avere vene adatte a ricevere il letale mix di farmaci. L’esecuzione è avvenuta poche ore dopo che la Corte Suprema ha respinto il suo ultimo appello.
Cooey era stato condannato a morte per l’omicidio di due studentesse nel 1986.
 

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