24 Maggio 2024 :
20/05/2024 - USA. Pubblicate, contemporaneamente, le ultime 5 edizioni di "Death Row USA", l’ormai tradizionale rapporto “DRUSA”, pubblicato trimestralmente da oltre 40 anni, dal Legal Defense Fund (LDF), in precedenza noto come NAACP (National Association for the Advancement of Colored People). Non è chiaro perché queste ultime edizioni non abbiano seguito la normale scansione trimestrale sempre rispettata da quando, dall’agosto 2001, NtC ne pubblica i consuntivi.
L’edizione più recente è “DRUSA Fall 2023”, aggiornato al 1° ottobre 2023.
A quella data DRUSA ha contato 2262 detenuti nei bracci della morte dei 27 stati e 2 giurisdizioni (governo federale, e giustizia militare) in cui la pena di morte è in vigore. Il 1° ottobre di un anno prima i detenuti erano 2363, 101 di più. Il calo numerico dei bracci della morte è in corso da oltre due decenni, dopo che il DRUSA del luglio 2001 aveva raggiunto un picco di 3.717 persone. Da allora i bracci della morte hanno registrato, in maniera graduale ma costante, un calo.
Da alcuni anni i curatori del rapporto Drusa stanno dividendo le condanne a morte in “attive” e “non attive”. Per “non attive” intendono quelle persone che hanno avuto la condanna a morte annullata o nella parte del verdetto di colpevolezza, o nella parte di determinazione della pena, o che comunque sono in attesa della ripetizione del processo o del completamento degli appelli. Tra le condanne a morte “non attive” vengono calcolate a parte anche quelle di detenuti in stati o giurisdizioni in cui è in vigore una moratoria che non è previsto termini a breve. Sottraendo 804 persone detenute in stati/giurisdizioni dove è in vigore una moratoria, e 125 persone la cui condanna non è definitiva, DRUSA calcola che le condanne a morte “eseguibili” sono 1333 in 23 stati.
Le giurisdizioni con il maggior numero di prigionieri nel braccio della morte sono, come sempre la California (che però ha non solo in vigore da 5 anni una moratoria, ma sta anche svuotando i bracci della morte maschile e femminile trasferendo i detenuti in “normali carceri di massima sicurezza”), con 647 detenuti, seguono la Florida (298), Texas (185), Alabama (167), Carolina del Nord (139), Ohio (120), Pennsylvania (115, anche qui è in vigore una moratoria dal 2015), Arizona (115), Louisiana (64), e Nevada (61). Gli stati con meno persone nel braccio della morte sono Oregon e Wyoming (0), South Dakota, New Hampshire (1), e Montana (2). 44 persone sono nel braccio della morte federale, e 4 in quello militare.
A livello nazionale, la popolazione nel braccio della morte continua a riflettere le disparità razziali nella pena capitale. Il 42,2% dei prigionieri nel braccio della morte è bianco, il 40,8% è nero, il 13,9% latino-americano, l'1,9% asiatico e l’1% è nativo americano.
Il 2,1 per cento di tutti i detenuti nel braccio della morte sono donne, 49.
Da quando la pena di morte è stata reintrodotta negli Stati Uniti nel 1976 (la prima esecuzione è stata compita nel 1977) al 1° ottobre 2023, sono state giustiziate 1.576 persone: 880 bianchi (55,8%), 539 neri (34,2%), 131 ispanici (8,3%), 18 pellerossa (1,1%), 8 asiatici (0,5%). In totale, 1.558 uomini (98,86 %) e 18 donne (1,1 4%).
"Death Row USA" registra anche la razza e il sesso delle vittime relative alle esecuzioni effettuate. Le 1576 persone giustiziate erano accusate di aver ucciso un totale di 2308 persone. Divise per razza le vittime erano 1.737 bianche (75,2%), 363 nere (15,7%), 159 ispaniche (6,9%), 41 asiatiche (1,8%), e 8 pellerossa (0,3%). Divise per sesso le vittime erano 1.161 maschi (50,3%), e 1.147 femmine (49,7%).
Il 9,6% delle persone giustiziate (151) aveva rinunciato volontariamente a presentare appello. Dal 1977 ad oggi, e prima che nel 2005 la Corte Suprema vietasse le esecuzioni di minorenni, 23 persone erano state giustiziate per reati commessi da minorenni.
Dal 1977 al 1° ottobre 2023, lo stato che ha compiuto più esecuzioni è il Texas: 583. Rispetto alle 1543 persone giustiziate dal 1977 ad oggi, il Texas ha compiuto il 37% di tutte le esecuzioni. Segue l’Oklahoma (122, 7,7%), la Virginia (113, 7,2%), la Florida (104, 6,6%) e il Missouri (97, 6,1%).
Nello stesso arco di 45 anni, gli stati “mantenitori” che hanno compiuto meno esecuzioni sono Colorado, Connecticut, New Mexico, e Wyoming (1), 2 l’Oregon, e 3 Idaho, Kentucky, Montana e Pennsylvania.
Tutti i Drusa sono consultabili a: https://www.naacpldf.org/our-thinking/death-row-usa/