USA - Oklahoma. Il Procuratore Generale sostiene Richard Glossip

USA - Richard Glossip

09 Luglio 2023 :

(05/07/2023) - Il Procuratore Generale sostiene Richard Glossip nel suo ricorso alla Corte Suprema degli Stati Uniti.
Mercoledì il procuratore generale dell'Oklahoma Gentner Drummond ha dichiarato di aver depositato una memoria a supporto della richiesta di Glossip affinchè la Corte Suprema degli Stati Uniti intervenga e obblighi la Corte d’Appello dell’Oklahoma a rivalutare il caso.
Glossip, oggi 60 anni, bianco, venne condannato nel luglio 1998. Il 7 gennaio 1997, nei locali del motel di cui Glossip era il direttore, venne ucciso, a colpi di mazza da baseball, Barry Alan Van Treese, 54 anni, che del motel era il proprietario. Dell’omicidio venne subito sospettato Justin Sneed, 28 anni, tossicodipendente, che nel motel lavorava come inserviente, il quale in effetti confessò, ma in cambio di un accordo con la pubblica accusa che gli garantiva di non essere condannato a morte, indicò il Glossip il “mandante”. Nessun'altra prova forense o corroborante è stata presentata al processo contro Glossip. È stato mandato nel braccio della morte mentre l'assassino reo confesso, Sneed, è stato condannato all'ergastolo senza condizionale. Glossip è anche noto per essere stato il primo firmatario di una causa collettiva dei detenuti del braccio della morte dell’Oklahoma contro il protocollo di esecuzione dello stato. Il caso è arrivato fino alla Corte Suprema degli Stati Uniti, che il 29 aprile 2015 (vedi NtC in quella data), con la sentenza Glossip v. Gross, ha stabilito, con una maggioranza 5-4, che le esecuzioni eseguite da un protocollo a tre farmaci di midazolam, bromuro di pancuronio e cloruro di potassio non costituivano una punizione crudele e insolita ai sensi l'ottavo emendamento alla costituzione degli Stati Uniti.
Da tempo l’attuale Procuratore Generale dell’Oklahoma, Drummond, cerca di ottenere la ripetizione del processo di Glossip, senza arrivare però alla misura estrema di ritirare i capi d’accusa contro di lui.
Drummond ha detto più volte che sebbene non creda che Glossip sia innocente, ritiene però che non abbia ricevuto un processo equo, che quindi dovrebbe essere rifatto. Negli ultimi mesi Drummond ha assunto una posizione sempre più decisa nel chiedere l'interruzione della procedura di esecuzione. Ha nominato una revisione indipendente del caso che ha evidenziato molteplici errori commessi dalla pubblica accusa durante le indagini e all’epoca del processo. Sulla base del rapporto ricevuto dal revisore indipendente, il procuratore generale ha sostenuto che sarebbe stata una "grave ingiustizia" proseguire con l’esecuzione. Drummond ha chiesto una sospensione dell'esecuzione, ma la Corte d'Appello dell'Oklahoma ha respinto la richiesta, così come il Board (vedi NtC 26/04/2023) ha dato parere negativo ad un provvedimento di clemenza.
Drummond ha espresso i suoi dubbi sul processo dopo essersi convinto che il testimone principale potrebbe essere stato costretto a testimoniare contro Glossip. Nella sua memoria Drummond scrive: “La condanna in questo caso è stata ottenuta attraverso una testimonianza che potrebbe essere falsa, ottenuta dalla pubblica accusa promettendo che all’effettivo autore dell’omicidio sarebbe stata risparmiata la pena capitale.
Drummond chiede anche lui alla Corte Suprema degli Stati Uniti accogliere il ricorso di Glossip, e ordinare il riesame del caso. La cosa non è scontata perché come è noto la Corte Suprema di Washington accoglie ogni anno un numero limitato di casi, circa 100, privilegiando quelli più importanti in punto di diritto, e respingengendo (tecnicamente, non accettando di discutere) altre migliaia di ricorsi che le vengono inviati ogni anno.
Sul caso Glossip vedi anche NtC 17/07/2001, 04/06/2004, 13/10/2014, 27/01/2015, 28/01/2015, 29/04/2015, 29/06/2015, 03/09/2015, 16/09/2015, 28/09/2015, 30/09/2015, 01/10/2015, 02/10/2015, 08/10/2015, 26/04/2023.

https://www.kjrh.com/news/local-news/oklahoma-ag-supports-death-row-inmates-petition-to-the-us-supreme-court

 

 

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