04 Marzo 2021 :
I sostenitori di Julius Jones hanno presentato 6,2 milioni di firme (compresa quella di NtC, a sostegno della sua richiesta di clemenza, mentre emergono nuove prove a discarico.
Il 25 febbraio 2021, i sostenitori di Jones si sono uniti ai membri della sua famiglia e ai leader religiosi di Oklahoma City per una manifestazione e hanno marciato verso gli uffici dell'Oklahoma Pardon and Parole Board, dove hanno consegnato le scatole contenenti oltre 6 milioni di firme.
Julius Jones, 40 anni, nero, venne condannato a morte in Oklahoma il 1° maggio 2002 con l’accusa di aver ucciso, nel luglio 1999, per rubargli l’auto, Paul Howell, 45 anni, bianco. Il coimputato, di Jones al processo, Christopher Jordan, si era dichiarato colpevole di concorso, ma aveva accusato Jones per le responsabilità principali, nonostante le descrizioni fornite dai testimoni oculari si adattassero molto di più a lui che non a Jones. Aveva ottenuto una condanna minore, ed è stato scarcerato dopo 15 anni. I difensori di Jones hanno chiesto più volte nuovi test del Dna, che sono sempre stati respinti, e inoltre insistono che il processo è stato viziato da chiari elementi di discriminazione razziale, sospetto ricorrente nei processi in cui un imputato di colore viene accusato di aver ucciso una vittima bianca.
"È una bella giornata", ha detto oggi il Rev. Cece Jones-Davis, fondatore della Justice for Julius Coalition. “Riportare Julius Jones a casa dalla sua famiglia fa parte di un sogno che si sta realizzando nel corso di un viaggio molto lungo e arduo. Sappiamo che la Commissione inizierà ad esaminare la sua richiesta di clemenza l'8 marzo, e avvierà un processo per determinare se vive o muore, siamo fiduciosi, siamo cautamente ottimisti".
La richiesta di clemenza di Jones e la sua affermazione di innocenza hanno ottenuto ulteriore supporto fattuale il 1° marzo, quando il suo team di difesa ha reso nota una lettera e un video di un detenuto in Arkansas, Roderick Wesley. In una lettera indirizzata agli avvocati di Jones, Wesley ha scritto che Jordan gli aveva detto: "il mio co-imputato è nel braccio della morte per un omicidio che ho commesso io". Wesley ha detto che Jordan aveva fatto l'ammissione quando erano in prigione insieme nel 2010, ma che non sapeva a chi si riferisse Jordan fino a quando non ha visto una foto di Jordan in un documentario sul caso di Jones, The Last Defense, che è andato in onda. su ABC il 14 luglio 2020 (vedi NtC 12/06/2018). Wesley è la terza persona che riferisce di aver raccolto le confidenze di Jordan circa la propria colpevolezza e l’innocenza di Jones.
Nel gennaio 2021, un sondaggio della società Amber Integrated di Oklahoma City ha rilevato che il 60% degli elettori intervistati era favorevole alla commutazione della condanna a morte di Jones "a qualcosa di diverso dalla morte".
Nessuno tocchi Caino, che, come abbiamo visto sopra, aveva già riferito del documentario della ABC sulla storia di Jones, il 23 novembre 2020 (vedi) aveva anche raccontato dell’interessamento di Kim Kardashian al suo caso. La nota “influencer” è venuta anche lei a conoscenza del caso di Jones dopo aver visto la docuserie del 2018 “The Last Defense”. Prodotta da Viola Davis e suo marito, Julius Tennon, la serie di documentari in 7 episodi, trasmessa da ABC, ha esaminato i casi di Jones e di Darlie Routier, una donna del Texas condannata a morte per l'omicidio dei suoi 2 figli. In seguito Kardashian ha incontrato Jones, il suo avvocato, Dale Baich, a Oklahoma City, e la sua famiglia presso la Tabernacle Baptist Church di Oklahoma City. Jones nel 2019 ha presentato una richiesta di clemenza alla Parole Board dell'Oklahoma e al governatore Kevin Stitt. Oltre alla Davis e alla Kardashian, altre “celebrità” hanno mostrato il loro sostegno per Jones, dal cantante John Legend al rapper Common, e diversi atleti professionisti, tra cui i giocatori della NBA Blake Griffin, Russell Westbrook, Trae Young e Buddy Hield e il quarterback della NFL Baker Mayfield. Il coinvolgimento di celebrità di alto profilo nel caso di Jones ha contribuito a raccogliere le più di 6,2 milioni di firme su una petizione su Change.org, firme che sono state simbolicamente consegnate oggi “su carta”.
https://www.change.org/p/julius-jones-is-innocent-don-t-let-him-be-executed-by-the-state-of-oklahoma