30 Dicembre 2020 :
Romell Broom, vittima di una esecuzione abortita nel 2009, muore di Covid.
Broom, 64 anni, nero, è morto il 28 dicembre. Lo ha reso noto il 29 dicembre la portavoce dell’Amministrazione Penitenziaria, Sara French. “Broom è stato inserito nella lista dei “probabili casi di Covid”, ha spiegato la French. “I detenuti in quella lista si sospetta siano morti di COVID-19, in attesa di un certificato di morte”, ha detto.
Lo stato afferma che 124 detenuti sono morti per casi confermati o probabili di coronavirus.
L'Ohio ha tentato senza successo di mettere a morte Broom, allora 53 anni, per iniezione letale il 15 settembre 2009.
L'esecuzione venne interrotta dopo due ore quando gli addetti ammisero di non riuscire a trovare una vena adatta, con Broom che piangeva di dolore dopo 18 diversi tentativi di infilargli un ago in vena.
Broom è stato rimesso nel braccio della morte, dove ha combattuto senza successo per evitare una seconda esecuzione. La sua data di esecuzione più recente era giugno, ma in primavera il governatore repubblicano Mike DeWine ha rinviato tutte le esecuzioni, e per Broom aveva fissato una nuova data nel marzo 2022.
I suoi avvocati hanno presentato argomentazioni davanti alla Corte Suprema degli Stati Uniti secondo cui avrebbe dovuto essergli risparmiato un secondo tentativo di esecuzione.
Broom è sopravvissuto all'esecuzione del 2009 "solo per convivere con la paura e l'angoscia sempre crescenti che la stessa procedura sarebbe stata utilizzato su di lui alla sua prossima data di esecuzione", hanno detto in una dichiarazione gli avvocati Timothy Sweeney e Adele Shank. "Che la sua morte in questo modo, e non nella camera delle esecuzioni, sia l'ultima parola sulla possibilità di prendere in considerazione un secondo tentativo", hanno detto. Broom era accusato di aver violentato e ucciso, nel settembre 1984, una ragazza di 14 anni, Tryna Middleton. L'Ohio è ora soggetto a una moratoria de facto poiché DeWine ha affermato che l'iniezione letale non è più un'opzione a causa dell'incapacità dello stato di reperire i farmaci. DeWine ritiene che i legislatori dovrebbero scegliere un nuovo metodo.
Dall'introduzione della sedia elettrica, altri 3 uomini sono stati vittime di esecuzioni abortite.
3 maggio 1946, Louisiana. L'esecuzione di Willie Francis, 17 anni, venne annullata dopo un malfunzionamento della sedia elettrica. La Corte Suprema degli Stati Uniti votò 5-4 per procedere con una seconda esecuzione a procedere, respingendo gli argomenti sul “doppio rischio” (Double Jeopardy). La Louisiana ha infine giustiziato il diciottenne Francis sulla sedia elettrica il 9 maggio 1947.
15 novembre 2017, Ohio. L'esecuzione di Alva Campbell, 69 anni, per iniezione letale è stata annullata dopo che i membri della squadra di esecuzione hanno detto al direttore, dopo 80 minuti di tentativi, che non riuscivano a trovare una vena idonea.
22 febbraio 2018, Alabama. L'esecuzione di Doyle Lee Hamm, 61 anni, bianco, è stata abortita dopo oltre 2 ore di tentativi dei paramedici di individuare una vena idonea. I difensori di Hamm avevano cercato di prevenire l’incidente segnalando che l’uomo era malato in fase terminale di cancro al cervello e di linfoma, e con una storia di tossicodipendenza ed epatite C che avevano danneggiato le vene, rendendole inadatte all’iniezione letale. La Corte Suprema degli Stati Uniti aveva invece confermato l’esecuzione.
Per il caso Broom, vedi NtC del 15/09/2009, 18/09/2009, 22/09/2009, 09/12/2009, 02/12/2010, 17/08/2014, 16/03/2016, 12/12/2016, 21/04/2020, 23/06/2020.
https://deathpenaltynews.blogspot.com/2020/12/ohio-death-row-inmate-romell-broom-who.html