22 Maggio 2023 :
(19/05/2023) - Ordinato nuovo processo per Lamont Hunter
Che ha trascorso 15 anni nel braccio della morte
Lamont Hunter, 54 anni, nero, è stato condannato nel 2007 nella contea di Hamilton con l’accusa di aver violentato e ucciso, a botte, il 18 gennaio 2006,
Trustin Blue, 3 anni, figlio della sua fidanzata.
Il medico legale che aveva effettuato la prima autopsia, la dottoressa Gretel Stephens, nel 2021, chiamata a testimoniare nell’appello di Hunter davanti a un giudice federale, ha modificato la sua posizione. Sostenendo di aver preso visione solo ora di documenti che all’epoca la pubblica accusa non le aveva mostrato, ritiene che la teoria difensiva dell’imputato, ossia una caduta accidentale del bambino da una rampa di scale, sia verosimile, e che i segni di penetrazione anale che inizialmente aveva attribuito a violenza sessuale in realtà corrispondono alle pratiche di pronto soccorso che la piccola vittima aveva ricevuto in ospedale
Un'udienza di venerdì sulla possibilità di liberare Hunter su cauzione in attesa di un nuovo processo si è conclusa senza alcuna decisione dopo che i pubblici ministeri hanno chiesto un rinvio del procedimento. I pubblici ministeri hanno affermato che l'ufficio del coroner della contea sta rivedendo l'intero caso, comprese oltre 700 pagine di documenti del Cincinnati Children's Hospital Medical Center.
L'avvocato difensore Al Gerhardstein ha detto ai giornalisti fuori dall'aula che tale lavoro avrebbe dovuto essere svolto 16 anni fa. Ha espresso ottimismo sul fatto che il suo cliente potrebbe venir rilasciato "su cauzione entro la fine del mese".
Il Cincinnati Enquirer riferisce che i pubblici ministeri hanno offerto a Hunter un patteggiamento: sarebbe stato scarcerato subito se avesse accettato di dichiararsi colpevole di un reato minore per il quale sarebbe stato condannato “a quanto già scontato”. È un accordo che la pubblica accusa tenta spesso di ottenere in questi casi, perché così il caso non verrebbe ascritto nelle ‘assoluzioni’. Il ‘ricatto’ consiste nel fatto che se il detenuto non accetta, la scarcerazione, visto che il processo deve essere ripetuto, potrebbe tardare ancora molto, soprattutto se la pubblica accusa ritarda la procedura facendo a sua volta dei ricorsi contro l’ordine di ripetere il processo. Il problema di questo tipo di patteggiamento è che se il detenuto lo accetta, non solo rimane in carcere più a lungo, ma poi non può fare causa all’amministrazione per ottenere un risarcimento.
https://apnews.com/article/child-death-cincinnati-new-trial-coroner-af95a49857373b193f7333a14e0db4b6