16 Gennaio 2021 :
Il Governatore Mike DeWine ha ratificato la nuova legge che abolisce la pena di morte per gli imputati che al momento del reato avevano gravi malattie mentali. Il ddl, HB 136/SB 54, era già stato approvato l’anno scorso dalla Camera (vedi NtC 05/06/2019). Come è noto, negli Usa è già vietato dal 2002 giustiziare le persone che al momento del reato presentavano un documentato deficit intellettivo, ma il concetto di deficit intellettivo (anche detto disabilità intellettiva o disabilità mentale) non copre lo spettro della malattia mentale. Un imputato che prima del reato avesse ricevuto una diagnosi di schizofrenia, disturbo schizoaffettivo, disordine bipolare, o disturbo delirante con la nuova legge non potrebbe essere condannato a morte, ma “solo” all’ergastolo senza condizionale. Il ddl è stato approvato nell’arco di due sessioni legislative, quella del 2019 e del 2020 in quanto è stato più volte emendato (vedi NtC 09/12/2020). Nella versione definitiva la legge prevede un periodo finestra di un anno in cui gli imputati già condannati possono chiedere che il caso sia riesaminato. Viene specificato che nel concetto di malattia mentale non rientrano né l’alcolismo né la tossicodipendenza.