23 Marzo 2023 :
(16/03/2023) - La pubblica accusa federale rinuncia a chiedere la pena di morte per Alfonso Rodriguez.
Come è noto, nei processi federali la pubblica accusa segue le direttive del Dipartimento della Giustizia, ossia, per via gerarchica, del Presidente in carica. L’attuale presidente, Biden, in campagna elettorale si era espresso contro la pena di morte e si era impegnato ad abolirla, ma mentre negli ultimi due anni ha dato diverse volte disposizione di non perseguire la pena capitale, in due processi invece aveva deciso di farlo, il processo Rodriguez e il processo Tsarnaev. Oggi annuncia un cambio di posizione.
Rodriguez, ora 70 anni, ispanico, con precedenti penali per violenze sessuali, venne condannato a morte nel 2006 con l’accusa di aver sequestrato, violentato e ucciso, nel novembre 2003, una studentessa di 22 anni, Dru Sjodin, bianca. La ragazza scomparve dal parcheggio di un centro commerciale in North Dakota, e il suo corpo venne ritrovato nell’aprile successivo in un burrone in Minnesota. In North Dakota la pena di morte è stata abolita nel 1973, ma Rodriguez è stato processato per “reato federale”. Quando un reato avviene a cavallo di due o più stati, anche per evitare complicazioni sulla “competenza territoriale”, il reato viene considerato “federale”. La condanna a morte di Rodriguez (non il verdetto di colpevolezza) era stata annullata nel 2021 dal giudice federale Ralph Erickson, lo stesso che l’8 febbraio 2007 (vedi NtC in quella data) aveva formalizzato la condanna a morte. Erickson aveva ordinato la ripetizione della fase di sentenza per 3 motivi: la testimonianza del medico legale all’epoca del processo era stata fuorviante, l’imputato non aveva goduto di una adeguata assistenza legale d’ufficio visto che i suoi avvocati non avevano prospettato la possibile attenuante di una diminuzione mentale, e inoltre l’evidenza che l’imputato potrebbe aver sofferto di un severo stress post traumatico. Il 3 marzo la Procura federale aveva notificato alla Corte d’Appello federale dell’8° Circuito il proprio ricorso contro l’annullamento. Dopo alcune polemiche oggi la stessa pubblica accusa federale, nella figura del Procuratore federale del North Dakota Mac Schneider, ha comunicato che, dopo essersi “meglio consultato” con il procuratore generale degli Stati Uniti Merrick Garland, durante la ripetizione del processo non chiederà la pena di morte. Questo significa che Rodriguez sarà condannato all'ergastolo senza condizionale.